Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




lunedì 12 gennaio 2009

A un mio amico

L'ho conosciuto dieci anni fa, aveva appena compiuto 21 anni. Un ragazzo molto dolce ma anche molto timido, che però sapeva sempre cosa dire in qualsiasi circostanza, e lo diceva anche bene, cosa che lo rendeva decisamente simpatico. Scorreva tanta sinistra nelle sue vene, ma non una sinistra di comodo, una sinistra costruita sul campo, scaturita da tante sofferenze e tante schifezze viste attorno a lui che entravano in contatto con la sua ipersensibilità verso le minoranze, verso coloro che per un caso fortuito della vita si trovavano a doverla vivere da ultimi. L'affetto che ho provato per questo strano personaggio è stato enorme fin da subito e so che la cosa lo ha messo talvolta in imbarazzo. Spesso anche avendo il doppio dei suoi anni mi ritrovavo a pensare le sue stesse cose, a incazzarmi contemporaneamente per le stesse angherie, a desiderare di ascoltare le stesse canzoni negli stessi momenti. Lolli, Bertoli, De André e Guccini sempre nel sangue. Stefano Rosso e Rino Gaetano! Mi ricordo quando gli regalai il CD originale di Aida dopo essermelo masterizzato per me... la sua faccia incredula era tutta da vedere, e scommetto che non gli è ancora passata quando ci ripensa. Così come la mia faccia fu incredula quando, dopo aver letto un suo bellissimo post su Canzone di notte n°2, arrivando alla fine lessi qualcosa del tipo "Non faccio mai dediche, ma questo post lo voglio dedicare al mio amico Nico"! Così come ora lui forse si aspettava da me il solito SMS, ma non si aspettava di sicuro questa cosa qui!
Ma per i 30 ci voleva qualcosa di più di un SMS, che ovviamente stavolta non arriverà!
Buon compleanno amico mio :-)
Nico