Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




venerdì 4 ottobre 2019

La mia amica Vicki

Non avrei mai pensato, né voluto, che dopo quasi 20 anni avrei riscritto un post come quello dedicato al mio amico Gianni :-( E invece eccomi qui dopo più di 19 anni, non so nemmeno io come farò, mi sento vuoto e triste, non solo per quello che ho perduto, ma anche per come ho vissuto questa perdita!

Vicki si chiamava Victoria, una donna ghanese che però io ho conosciuto negli Stati Uniti all'inizio degli anni 90, poco dopo che era terminata malamente la mia prima relazione importante e il mio stato d'animo non era dei migliori. Nel post dedicato a Gianni avevo scritto che cosa rappresentarono per me gli Stati Uniti negli anni 90, di come mi aiutarono a uscire dalle ceneri della mia relazione travagliata.

Vicki lavorava esattamente nell'edificio in cui passai i miei primi due mesi a Poughkeepsie, nello stato di New York, e fra noi si stabilì subito un feeling e una complicità che non avrei mai osato sperare. Spesso andavamo a pranzo fuori insieme, ricordo ancora la pizza con i "peleed tomatoes" e la mozzarella, che lì era una rarità allora. Parlavamo di tutto senza stancarci mai, e dopo nemmeno un mese ognuno di noi due sapeva dei travagli sentimentali dell'altro, e ognuno di noi due aveva per l'altro sempre le parole giuste per farlo stare meglio. Stava nascendo un'amicizia molto salda, di cui nessuno dei due sapeva il confine.

Poco prima che finissi i miei due mesi, circa un paio di settimane prima, Vicki decise di lasciare l'azienda e accettare un altro lavoro nel New Jersey. Sentii dentro di me che mi mancavano i nostri pranzi e le nostre chiacchierate, mi sentivo come se mi mancasse un pezzo di me.

Per questo prima di tornare in Italia ebbi bisogno di rivederla e andarla a trovare a casa! Lei ne fu felicissima, passammo una giornata meravigliosa insieme, e ci scambiammo gli indirizzi e i numeri di telefono. Continuammo a scriverci e a sentirci, ma nessuno dei due ebbe mai il coraggio di chiedere altro alla nostra più che bellissima amicizia. E così un giorno, saremo più o meno nel 94, io le scrissi una lettera, dicendole che era una donna come lei che io avrei voluto nella mia vita! Ma lei non rispose mai...e solo dopo scoprii il perché. Si era sposata e trasferita da un'altra parte, e aveva avuto due bambini. E ne persi le tracce per qualche anno, standoci anche male per un'amicizia che pareva essersi interrotta.

Poco dopo il 2000, lei mi rintracciò tramite una sua cara amica, e da lì non ci siamo più persi. Ci sentivamo spesso ed eravamo molto felici di questo. Fra le altre cose, lei mi disse che si era separata e che non mi aveva mai dimenticato! Fu un piccolo colpo al cuore, ma ormai i tempi erano passati, e rimase un'amicizia bellissima. Lei andò a Accra dai suoi nel 2004 e fece scalo a Malpensa apposta per vedermi...e lì conobbe mio padre! Negli anni successivi ci continuammo a sentire spesso via telefono e via mail, fino all'arrivo di Facebook che ha sicuramente modificato in meglio la nostra amicizia bellissima!

Vicki e io

Nel 2012 è venuta a trovarci a Roma, e abbiamo passato dei momenti bellissimi insieme a Maria, che a differenza di Gianni ha fatto in tempo a conoscerla e ad apprezzarla per la sua infinita dolcezza e per il suo tono di voce lieve e pacato!

Vicki con me e Maria davanti al Colosseo

Non ci siamo più persi sì...fino a un paio di anni fa! In tutto questo tempo l'ho cercata continuamente, ma il suo numero risultava irraggiungibile, e i messaggi WhatsApp non venivano recapitati! :(  Ero davvero preoccupatissimo per il fatto di non riuscire più a contattarla e fra me e me mi dicevo no Nico, non può essere che Vicki è sparita, è impossibile, non è da lei, la nostra amicizia ha quasi 30 anni da quando ci conoscemmo negli Stati Uniti e fu subito feeling e grandissimo affetto fra noi, e poi ci vogliamo troppo bene perché uno di noi possa sparire...ma questo pensiero faceva aumentare la mia preoccupazione a dismisura, anche perché non avevo nessun recapito della famiglia! Anche la sua amica del cuore che ci fece ritrovare non aveva alcuna notizia di Vicki da un bel po'!

E poi arriva ieri sera...ho il cuore a pezzi, ho passato un giorno molto difficile al lavoro, la presentazione che sto preparando va avanti, ma concentrarsi era difficilissimo! E' terribile, è dura, durissima riuscire ad accettarlo! Ma Lolli mi ha insegnato che la vita e la morte vanno sempre di pari passo! Ieri ho scoperto per caso un necrologio...la nostra dolcissima amica ghanese Vicki è mancata improvvisamente due anni fa :( Maria e io saremmo dovuti andare a Accra a trovarla, avevamo anche parlato con lei della possibilità di adottare un bimbo o una bimba ghanese! Non riesco a crederci, è tutto così brutto, così triste!

Ero molto preoccupato negli ultimi tempi, già dagli auguri di compleanno che molto stranamente non avevo ricevuto come era nostra consuetudine l'anno scorso a gennaio del 2018 e poi da quelli a cui lei non aveva risposto, sempre l'anno scorso, a marzo perché il suo numero risultava irraggiungibile! Ecco, ne avevo tutte le ragioni, tutte le mie preoccupazioni ieri sono partite dal cuore che mi è arrivato sopra il cervello per il dolore che tuttora sto provando! Ciao Vicki, tesoro, ti voglio bene, mi manchi come l'aria e queste mie lacrime sono tutte per te :( Se per caso qualcuno della famiglia leggesse questo post sappia che sono anche tanto vicino a tutti loro!


Vicki con me e Maria a casa nostra

In questa foto lei è a casa nostra, almeno questo è riuscita a farlo!

Era da un po' che volevo tornare a scrivere qui! Ma sicuramente non avrei mai voluto farlo così :(

Un abbraccio a tutti
Nico

domenica 24 febbraio 2019

Cappuccio rosso

"Non importa se si vive o muore, piangere gioia o ridere dolore"

E' da poco più di un mese che continuo a commuovermi durante questa canzone e a farmi venire gli occhi lucidi alla fine di ogni singolo ascolto...e non solo, perché mi ritrovo a non poter controllare che i miei occhi si bagnino anche quando questa bellissima canzone mi viene in mente! Sì, da poco più di un mese, da quando mia sorella Regina, con suo marito Alessandro e mia nipote Asia, mi hanno regalato l'ultimo album di Robetro Vecchioni, L'infinito, per il mio cinquantanovesimo compleanno, festeggiato insieme ai miei fratelli e ai miei nipoti dopo tanti, troppi anni!

L'idea che stava dietro a questo regalo era sicuramente il fatto che Vecchioni era riuscito, come più volte lui stesso ha dichiarato, a stanare addirittura Guccini dalla montagna per farlo tornare a cantare, insieme, nel brano Ti insegnerò a volare. Ma quest'album si è rivelato essere molto, molto di più! Vecchioni ha tirato fuori un disco splendido, un disco che ti cattura subito per non andarsene più!

E dentro questo album...credo ci sia quella che per me è forse la canzone più bella di Roberto Vecchioni, Cappuccio rosso. E' la storia, anzi l'epilogo, di una ragazza turca, Ayse Deniz Karacagil, conosciuta per le sue battaglie per i diritti e per il suo inconfondibile cappuccio rosso appunto, morta addirittura in guerra (tu forse crederai che io sia pazza, che queste non son cose da ragazza) quasi due anni fa, per avere sposato la causa curdo-siriana, diventando simbolo di tutti coloro che continuano a morire per guerre inutili e meschine fatte di denaro e religione. Un epilogo raccontato da Vecchioni attraverso una lettera scritta al suo amore prima di andarsene per sempre :(

Ayse Deniz Karacagil (M. a Raqqa, Siria, il 29 maggio 2017)

E' anche grazie al fumettista Zerocalcare che abbiamo potuto conoscere la sua storia, e ora Vecchioni ce l'ha riproposta in una canzone a dir poco meravigliosa, che a me ha dato tutte le emozionanti sensazioni che vi ho descritto. E, puntualissimo, anche il mio vecchio amico che molti di voi conoscono, Riccardo Venturi, l'ha immediatamente inserita qui nel suo bellissimo sito "Canzoni contro la guerra", dove anche io ho l'onore di essere stato ospitato alcune volte.

Di questa canzone ne esiste una versione su Fecebook, pubblicata da Isotta Cini, ma esiste anche una cover fatta benissimo su YouTube da questo ragazzo e che fa emozionare anch'essa.

 
Cover di Cappuccio rosso (youtuber cominciaiasognare)

Non vi parlo delle altre canzoni del disco di Vecchioni, ma vi assicuro che sono molto belle tutte! Ne cito solo una, che si intitola Giulio! E' dedicata al nostro Giulio Regeni la cui storia, che ha commosso e fatto arrabbiare tutti e tuttora continua a farci incazzare increduli di quello che è successo, è sicuramente più conosciuta di quella di Ayse.

Sono contento di essere riuscito a scrivere questo post, e ora sono pronto per andare al gate in partenza per Madrid!

Un abbraccio a tutti
Nico

giovedì 3 gennaio 2019

Bei sogni

Nonostante la cervicale H24 che negli ultimi 3 mesi non mi ha lasciato in pace nemmeno un minuto, e una specie di allergia, sempre negli ultimi 3 mesi (forse al cioccolato e alle noccioline, ma devo capire bene dall'allergologo di che si tratta esattamente), il 2019 era già iniziato bene per me e Maria, sia per la nottata dell'1 trascorsa all'Edenlandia, il Luna Park di Napoli che aveva fatto apertura straordinaria dall'una alle sei per l'occasione, sia per quel bellissimo risveglio mattutino di inizio anno che tutti vorrebbero fare!


Quindi non mi posso lamentare, ma devo dire che fare un sogno come quello che sto per raccontarvi rende la continuazione di anno decisamente promettente! Speriamo davvero che continui così.

Ebbene sì, stanotte ho fatto un sogno, un bel sogno. Che io e Maria dovevamo andare a vedere un concerto di Claudio Lolli :-) E dove avrebbe potuto essere questo concerto se non in Calabria? :D Non è finita, ci sono altre cose del sogno che vanno dette. Il concerto era in un capannone, difficile da individuare, perché si trovava in aperta campagna in mezzo a un’altra trentina di capannoni. Situazione tipicamente lolliana, che io e Maria abbiamo già vissuto altre volte. Trovato il capannone, bisognava essere ancora più lolliani. E così abbiamo scoperto che il concerto era nella cantina...scendiamo nel sotterraneo, ci avviciniamo all’unica porticina e sentiamo la chitarra di Paolo che provava “Viaggio”, pareva quasi che lui e Claudio ci avessero sentito arrivare :-)


Entriamo, Claudio mi guarda, sorride, Paolo mi strizza l’occhio e si comincia con "Primo maggio di festa"...una signora mi chiede “Ma Lolli non è mancato quest’estate?”...e io candidamente le rispondo “Sì signora, purtroppo è vero, ma Claudio ama scherzare sempre e non mi stupirei del fatto che, come se ne sia andato, così sia anche tornato!”

Voglio molto bene a Claudio, e voi lo sapete! Auguro un buon anno a tutti e spero che anche a voi possa capitare presto di fare proprio uno dei sogni che vorreste fare!

Un abbraccio
Nico