Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




sabato 18 marzo 2023

De André bipartisan 🤔

In questi ultimi tempi stiamo vivendo un periodo storico terribile e pericoloso grazie alle persone ignobili e disumane che stanno al governo, periodo in cui l'odio aumenta dismisura, in cui i ricchi vengono sempre più tutelati e i poveri diventano sempre più poveri, in cui si proibiscono le manifestazioni soprattutto da parte di studenti e non si interviene sui pestaggi, anzi si minacciano addirittura insegnanti e presidi, in cui i lavoratori contano sempre meno, in cui si fanno i forti con i deboli e i deboli con i forti, in cui si citano tranquillamente frasi appartenute a gentaglia del passato, di cui si conservano addirittura cimeli nonostante siano fuorilegge 😡

L'onestà vista da Mauro Biani (grazie)

Ancora, un periodo storico  in cui la solidarietà e la fratellanza fra simili va sempre più a farsi benedire, in cui ci si indigna (soprattutto da parte di giornalistucoli da strapazzo) perché una vera campionessa come Paola Egonu, che ha ragioni da vendere, ha detto che il suo paese è razzista (ovvero l'ITALIA visto che è nata a Cittadella, e ci sono ancora connazionali che le dicono di tornarsene al suo paese, cosa che non farebbero mai con i calciatori stranieri della loro squadra, dimostrando che purtroppo Paola aveva ragione), in cui non si accoglie e ogni scusa è buona per respingere, in cui i diritti vengono sempre meno concessi e addirittura negati, soprattutto alle donne, alla comunità LGBT e ai nostri connazionali nati qui in Italia o vissuti qui fin da piccoli, a cui viene addirittura negata la cittadinanza, come ha scritto la meravigliosa Insaf Dimassi nel suo bellissimo libro intitolato "Dialoghi sul diritto di cittadinanza", di cui riporto qui sotto la copertina.

Dialoghi sul diritto di cittadinanza, di Insaf Dimassi e Antonio Salvati (grazie)

Ce ne sarebbero ancora moltissimi di segni di inciviltà vergognosi da dire! 😥

Non credo assolutamente che De André avrebbe approvato tutto questo, anzi ne avrebbe avute di cose da dire, eccome! Soprattutto sui fatti disumani di Cutro, lui che ha sempre scritto pensando agli ultimi e agli emarginati 😥 Qui sotto c'è una storiella di Antonio Cabras, che insieme a Mauro Biani (autore della precedente bellissima vignetta) è uno dei vignettisti a cui sono più affezionato, che dice tutto sulla disumanità a cui abbiamo dovuto assistere!

La disumanità vista da Antonio Cabras (grazie)

Mi è venuto in mente di scrivere questo post, che conterrà anche considerazioni simili a quelle che facevo diversi anni fa, proprio pensando a Faber, e allo stupro della sua figura a cui abbiamo ultimamente dovuto assistere da parte di questi politici di governo, che dopo aver ammazzato 70 persone a pochi passi dalla spiaggia di Cutro (possono dire quello che vogliono e trovare quante giustificazioni ipocrite vogliono, ma per me e non solo per me sono ASSASSINI) hanno addirittura pubblicato sui social un video in cui cantano "La canzone di Marinella" (sì, quella di una ragazza annegata, sì avete capito bene, nel fiume Tanaro). Qui sotto una bella vignetta del vignettista siciliano Franco Donarelli.

Migranti e karaoke, rapptresentati da Franco Donarelli (grazie)

Su Facebook sono membro di diversi gruppi dedicati a Lolli ovviamente, a Guccini, Bertoli, Rosso, Graziani e molti altri, e anche di qualche gruppo dedicato a Faber. I primi tempi, dopo la nascita di Facebook, mentre non avevo difficoltà a diventare membro di gruppi tipo quelli citati all'inizio, ne ho avuta invece a sottoscrivermi a gruppi dedicati a Faber, cosa che per fortuna poi è scemata. Qui sotto una bella vignetta di Faber disegnata da Laura Ciriello, in arte lavolpe_illustrator, una delle migliori vignettiste di cantautori!

Faber con una delle sue frasi più belle visto da lavolpe_illustrator (grazie)

Eppure De André è sempre stato in testa alle mie preferenze in tutti i periodi della mia vita, dall'adolescente all'adulto. Ma mentre ad esempio il numero di fan di tutti non era mai veramente esorbitante, in quelli dedicati a Faber trovavo sempre numeri stratosferici di sottoscrittori, e allora mi rifiutavo di sottoscrivere anch'io! Era un mio pallino! Infatti il mio primo pensiero era sempre lo stesso, e cioè che il quantitativo di neofascisti inclusi in quel numero, al quale io mi sarei dovuto unire, era per me sempre enorme.

Già, Faber è sempre stato bipartisan come consensi... purtroppo! 🙄 E io non ho mai capito questa cosa in cuor mio. Come è possibile che una persona di destra, soprattutto quella di oggi che è la peggiore dal dopoguerra, piena di odiatori seriali, disumana, razzista, non rispettosa delle diversità e per nulla inclusiva (la lista potrebbe continuare), possa essere amante di De Andrè? Era un anarchico! Non amava il perbenismo! Difendeva i deboli, gli emarginati, gli zingari, le prostitute, era uno che ebbe parole di comprensione anche nei confronti dei suoi sequestratori! Ma nella maniera giusta, vera, non in quella di chi vuol redimere ponendosi al di sopra.

Che cosa ci trovano i neofascisti negli album di Fabrizio? Storia di un impiegato va via subito! I primi tre volumi? Beh, mi pare alquanto strano, visto chi prendeva di mira e di quali persone trattava! Allora magari La buona novella. Ma lì o non hanno capito un accidenti, oppure mi pare strano allo stesso modo. Quindi si passa a Non al denaro...ma Spoon river non era stato proibito dal perbenismo interessato ricordato da Guccini? Quindi nisba. Allora forse Rimini! O addirittura L'indiano! No, non credo proprio che tutti questi odiatori intransigenti, che sarebbero pronti a ripristinare la pena di morte se potessero, possano amare questi due dischi. Creuza de ma' allora! Mah, lì forse è possibile per i non genovesi, ma solo perché non ci capiscono una mazza e non hanno nessuna intenzione di capire. E coloro che qualcosa hanno capito, pensate possano accettare che uno faccia una canzone contro il perbenismo domenicale a cui loro stessi appartengono?  Uhm...i dubbi sono sempre più forti. Subito dopo c'è Le nuvole. Cosa cosa? Una canzone per Cutolo? Un'altra che ricorda la caduta del muro di Berlino? Mah...resta solo Anime Salve, ma anche qui, abbiamo i rom, che oggi sono come gli immigrati, gli LGBT, gli stranieri e anche coloro che pur essendo italiani sono considerati ancora stranieri, esseri umani tanto bistrattati da queste persone che se ne vorrebbero liberare con tutti i mezzi.

E' lecito chiedersi tutto questo? 🙄 No, continuo a non capire e me ne resto con i miei dubbi! 🤔

Nico

venerdì 10 marzo 2023

Vita da cestista (terza parte)

Direi che sarebbe anche ora che iniziassi a scrivere la terza e ultima parte, quella della vecchiaia 😍😂 Preparatevi, a differenza delle prime due puntate quest'ultima, contrariamente a quanto avevo anticipato, sarà ancora lunga più o meno come la seconda (contiene circa 30 anni di vita) 😳 Forse il titolo più appropriato avrebbe dovuto essere Vita da post cestista...però no, dai, anche in questi 40 anni dopo quel 110 e lode in matematica, con cui il periodo messinese non avrebbe potuto concludersi meglio, c'è stato un considerevole numero di anni di basket giocato e di amicizia 💛 Quindi è più corretto dire post Messina che post cestista 😂 Vabbè, sto già facendo parecchio casino con questo inizio! D'altra parte anche quando andavo a scuola iniziare un tema per me era sicuramente una delle cose più stressanti, e ne parlo in questo post dedicato a Guccini e De André 😂 Quindi megghiu mi cuminciu (permettetemi questo vezzo in messinese, che vuol dire è meglio che comincio 😍).

Subito dopo l'uscita dall'Università sono rimasto senza pallacanestro per alcuni anni. Per un paio d'anni sono tornato in Abruzzo, dove per un anno ho fatto il servizio militare come carabiniere a Giulianova e per il resto ho insegnato matematica e Fisica prima in un liceo linguistico, e poi in un istituto tecnico per programmatori. Pochi giorni prima che terminassi l'anno scolastico, mi chiama l'IBM per dirmi che avevo passato tutti i colloqui e a luglio sarei dovuto andare a frequentare il corso per essere definitivamente assunto. Quando l'ho detto ai miei ragazzi, il dispiacere si vedeva negli occhi di tutti, ed è stata una delle cose più commoventi che mi sia mai capitata! Ricordo benissimo il viso di due mie alunne, Emilia Marcello e Sandra Di Santo, che avevano gli occhi lucidi, è una cosa che non si può assolutamente dimenticare e ringrazierò sempre quei miei dolcissimi alunni per questo. Con Emilia sono rimasto in contatto su Facebook (è una collega di mio cognato), e mi chiama ancora prof ("il mio professor Chillemi" dice), facendomi sciogliere anche adesso che ho superato i 60. Di quell'anno al tecnico c'è una cosa simpatica che vi voglio raccontare, non l'avevo mai detta a nessuno finora. Nella mia classe c'erano un ragazzo e una ragazza di origine anglosassone che erano seduti al primo banco. Qualche settimana prima di dire loro che l'anno successivo non ci sarei stato, un giorno arrivando a scuola mentre i ragazzi erano ancora fuori entrai in aula, e vidi sulla lavagna questa scritta: Chillemi is a hunk of spunk. Poco dopo i ragazzi entrarono, e si accorsero di essersi dimenticati di cancellare la lavagna! Mi accorsi che la ragazza inglese diventò rossissima e si vergognò da morire, anche se sapevo che la scritta era stata decisa anche dagli altri. Non feci nulla, nemmeno andai dal preside, ci facemmo una risata mentre la lavagna veniva cancellata, e capii che i ragazzi apprezzarono molto che l'accaduto fosse rimasto fra me e loro. Ma timido com'ero non ebbi il coraggio di chiederglielo, e per tantissimi anni non ebbi idea di che cosa significasse veramente quell'espressione, visto che la traduzione letterale, che non sto qui a dirvi, era fuorviante! Ma ce l'avevo sempre in testa! Lo scoprii quasi 10 anni dopo, quando passai 3 mesi in Kuwait dove frequentai alcuni colleghi inglesi, e con uno di loro che si chiama Shafiq Hamid ridevamo sempre a crepapelle. Un giorno mi tornò in mente questa espressione, e dopo avergli raccontato l'episodio gli chiesi se sapeva che cosa volesse dire! Iniziò a ridere come un matto per diversi minuti, facendomi anche venire l'ansia! Quando si calmò mi disse che praticamente i ragazzi avevano scritto alla lavagna che io ero un gran pezzo di figo!!! 😂😂😂 

Torniamo al basket. Come ho scritto fui chiamato a Milano dall'IBM. Per almeno tre anni, grazie anche all'inqualificabile mia moglie di allora che sosteneva che la pallacanestro degradasse le persone 😡, il basket rimase solo nella mia testa! Ma un giorno mi stancai, e aprii gli occhi grazie alla mia carissima vecchia amica Annalisa Novellini, che aveva giocato anche lei a basket, a cui un giorno raccontai di quest'assurdità. Qualche giorno dopo ci sentimmo, e lei mi disse se volevo andare a giocare in una squadra di promozione a Segrate, in un campo dove anche lei aveva giocato. Lei mi accompagnò a Segrate a chiedere e ne fui davvero tanto felice! Non vi dico la mia compagna, da cui per fortuna divorziai qualche anno più tardi, che casino che fece quando le dissi che andavo! 😲 Ma io non mi feci intimorire più, e andai con Annalisa a Segrate. Era autunno, e si stava allenando proprio la squadra di promozione maschile, che aveva iniziato gli allenamenti solo da qualche giorno. Entrammo e chiesi se c'era posto anche per me! Non mi posso mai dimenticare la gioia dei miei compagni e quella dell'allenatore! Dissero "Certamente, dai vieni, abbiamo proprio bisogno di un altro pivot". Un primo ricordo di quei due anni va a Stefano Beretta, mancato purtroppo giovane alcuni anni fa. Di quell'anno ricordo con affetto Mauro Balestriero, che mi chiamava sempre Big Nico (lo fa tuttora) perché non solo ero grande e grosso, ma in difesa non facevo passare quasi mai nessuno e i miei tagliafuori erano proverbiali (ricordo che i fondamentali me li insegnarono benissimo i cari Adriano Palumbo, mancato come ho scritto nel primo post da pochissimo tempo, e Orazio Di Gregorio). Ricordo con simpatia e affetto anche l'allenatore Angelo Di Nicastro (proverbiali durante l'allenamento i suoi famosi "suicidi", ai quali nessuno poteva sottrarsi e se vedeva che non li facevamo bene si incazzava di brutto)! Poi c’era Maurizio Venturi, che ritrovai collega nella mia stessa azienda, di cui ricordo i velocissimi cambi di direzione! Infine ci sono due fratelli, soprattutto uno, che non posso non ricordare, ovvero i fratelli Verzicco! Il più piccolo è Luca Verzicco, a cui è legato anche il cammino successivo che facemmo insieme sul lavoro. Luca era molto grintoso, e in allenamento come suo fratello voleva tirare sempre lui 😂 Mi voleva molto bene, anche io per lui ero un fratello maggiore. Un giorno durante un allenamento, in campo mentre correvamo sudati, come ama ricordare lui, mi disse che non aveva ancora trovato lavoro, e io gli dissi "Dai Luca, portami il tuo curriculum che io lo porto in IBM e lo faccio vedere in ufficio!" E così è stato, me lo portò e io lo feci vedere al mio manager che lo considerò interessante e mi disse di portarlo all'Ufficio del Personale! Dopo qualche mese, come con Maurizio di cui ho scritto prima, anche io e Luca eravamo colleghi! Ci sentivamo abbastanza spesso e io gli davo dei consigli, come negli allenamenti, perché lui iniziò a occuparsi di AS/400 e io di software di System Management, che gestiva anche l'AS/400. In azienda si diceva che io ero uno dei suoi mentor e lui uno dei miei mentee. Questo però non fu mai formalizzato fino a quando il mio manager non diventò il carissimo Federico Botti! Non ricordo perché uscì il discorso, e lui nominò Luca...allora io gli raccontai tutta la storia. Federico ne fu molto felice, e senza battere ciglio e mi disse che io dovevo assolutamente essere il mentor ufficiale di Luca Verzicco perché voleva che la mia technical leadership lo facesse crescere 😂😍 Davvero bellissimi ricordi!

Tornando a quel periodo, dopo due anni la squadra si sciolse, e io restai senza basket per circa un anno, quando...quando in ufficio arrivò una ragazza molto simpatica che venne a lavorare con me e diventammo molto amici, un'amicizia che dura ancora nel tempo. Si chiama Elena Piantoni. Quante risate che ci siamo fatti insieme, prima io e lei e l'anno successivo con l'altro collega e amico Claudio Canevazzi! Un giorno, chiacchierando con Elena al caffè, le raccontai che stavo cercando una squadra con cui poter tornare a giocare a pallacanestro...miracolo, lei mi disse che aveva un amico che si chiamava Alberto Conti e che giocava in una squadra, per cui glielo avrebbe chiesto. La settimana dopo me lo fece conoscere, e lui subito mi disse "Ma che stai a fare fermo? Vieni a giocare con noi!" Alberto fu davvero un grande e non lo dimenticherò mai! Prima di ogni allenamento veniva a prendermi a casa con la sua macchina, e dopo mi riaccompagnava a casa! ❤️ Una persona speciale Alberto, di cui purtroppo avevo perso le tracce fino a qualche giorno fa (non l'ho mai trovato in nessun social), e che ora ho potuto ritrovare grazie a Elena che ha chiesto alla sua compagna di liceo Camilla, moglie dello stesso Alberto. Per 2 anni giocammo insieme nella squadra di promozione di San Giuliano Milanese! Andare ad allenarsi era un viaggio, perché lui abitava a Sesto San Giovanni a nord di Milano, io abitavo in zona Lambrate e San Giuliano era a sud. Questo già da sé dimostra quanto fosse speciale! Interista sfegatato, mi ricordo che allora nell'Inter giocava Lotar Matthaus, e in quel periodo lui diventò papà e mi fece ridere un sacco quando disse che "Se mio figlio non dice Lotar niente latte!" Di quei due anni ricordo molto poco, solo che l'allenatore si chiamava di nome Ranieri, che con noi giocava Paolo Felotti che era il cugino della grande nuotatrice olimpica Roberta Felotti (e noi scherzosamente lo chiamavamo "cugino della più famosa"), e infine che insieme a me e Alberto il terzo pivot era il bravo e simpatico Stefano De Bernardi, che tutti chiamavamo amichevolmente Debe!

E così finirono gli anni '90. Mi dispiace solo di non avere immagini cestistiche di quegli anni. Ma non restai senza basket molto a lungo stavolta. Per questo devo ringraziare, non ci crederete mai, il newsgroup dedicato a Guccini, che si chiamava it.fan.guccini! ❤️ Da qui sono partite anche diverse amicizie importanti che durano tuttora. Vi racconto che cosa c'entra Guccini col basket (e meno male che questo post sarebbe stato più corto 😂). In questo gruppo in rete si scrivevano post riguardanti principalmente Guccini, ma anche altri che venivano chiamati OT (Off Topic). Dopo un po' di mesi ci si conosceva già, e si organizzavano spesso concerti insieme, raduni e pranzi (e la famosa Trattoria Toscana da Aldo a Milano di cui ho parlato molto in questo blog, basta fare una ricerca). Il primo di questi raduni fu, naturalmente, a Pavana! Qui conobbi finalmente dal vivo alcuni amici newsgruppari (magari ne parlerò in un futuro post di quell'epoca), e anche quello che è diventato il mio migliore amico a Milano, ovvero Massimo Volpi, un’amicizia fra lui e sua moglie Maila e me e mia moglie Maria che dura nel tempo, anche se abitiamo lontani. Lui è stato fra l'altro il nostro testimone di nozze e noi il suo. Fra le varie cose scoprimmo che non avevamo solo Guccini fra gli interessi comuni, ma anche il basket. Quando lo scoprimmo ne fummo molto felici, e Massimo mi portò insieme a lui a fare qualche partitella con dei suoi amici, fra cui il caro Massimo Barba, e un altro ragazzo che si chiamava Riccardo e che faceva un gran casino in campo e voleva tirare sempre lui 😂 L'anno dopo Massimo mi propose di fare il campionato UISP Over 35 (che poi quasi subito diventò Over 40) insieme ad alcuni suoi amici, e ci allenavamo in una palestra a Pero, a nord ovest di Milano. Passai 3 anni bellissimi, e si formarono diverse amicizie fra me, Massimo ed alcuni compagni di squadra! Andavamo sempre a mangiare la pizza tutti insieme con le nostre mogli (nel frattempo io e Maria ci eravamo sposati ❤️), e sicuramente i ragazzi, con le loro compagne, cui eravamo più affiatati erano Guido Basilico, Tony Russo, Claudio Cornalba e Simone Fanin! Anche con Roberto Biagioli, Mauro Basilico, fratello di Guido, con Domenico  Rijillo e con Tubo (che solo qualche giorno fa ho scoperto si chiama Corrado Modolo 😂), si scherzava sempre! Ma è stato soprattutto con Guido e Tony che si stabilì un legame molto forte, e ci siamo sentiti spesso anche dopo fino a oggi grazie all'affetto che ci ha legato. Con Claudio siamo rimasti in contatto su Facebook, e con Simone purtroppo ci siamo persi di vista, anche se lo ringraziamo tuttora per averci portato a vedere una casa da comprare vicino Roma quando ci trasferimmo. I tre anni di basket che passai con loro furono fantastici, perché raggiungemmo tutti e tre gli anni le finali nazionali del campionato UISP Over 35/40. Io primo anno a Rimini, il secondo a Loano e il terzo a Piombino. Qui sotto c'è una foto di squadra che mi ha mandato Guido, fatta proprio a Piombino, in cui ci sono, in piedi da sinistra Claudio Cornalba, Guido Basilico, Domenico Rijillo, Nico Chillemi (io), Alessandro Arcari, Simone Fanin, Tony Russo, accosciati da sinistra il primo di cui non ricordo il nome ma solo che si chiamava Ciccio, Maurizio Garieri, Corrado Modolo, Roberto Biagioli, Massimo Volpi (giocatore e allenatore), Matteo Moretto. Manca purtroppo Mauro Basilico, che a Piombino non c'era.

Lido Basket Pero, Piombino 2005

Qui invece ci sono un paio di foto di Rimini, la prima in cui si vede come finì il 1° tempo che giocammo con la squadra più forte d'Italia, con Guido migliore in campo in quella partita, e subito dopo Massimo e io con la coppa che vincemmo.


Risultato 1° tempo e Massimo con me e la coppa vinta

Nella seconda invece, purtroppo un po' sfuocata, ci sono io che avevo appena preso un rimbalzo difensivo con il mio compagno Tubo, nostro playmaker, che aspettava di ricevere la palla, e si vede ancora una volta come la difesa fosse sempre stata il mio punto forte.

Mio rimbalzo difensivo

Anche a Loano ci divertimmo molto, e infine la finale di Piombino, a cui si riferisce la foto di squadra, fu l'ultima a cui io e Massimo partecipammo, perché dopo poco io e Maria ci saremmo trasferiti vicino Roma, e Massimo andò a vivere nelle Marche!  Allego qui l'immagine che mi ha mandato Tony di un'azione di quella partita, con me che cerco di smarcarmi per ricevere la palla in mezzo all'area, e secondo me come al solito stavo probabilmente pensando che, se avessi ricevuto la palla, sicuramente avrei fatto un gancio cielo 😂😂😂


Nostra azione offensiva

Fu molto triste abbandonare i ragazzi, e il dispiacere si leggeva negli occhi di tutti in occasione dell'ultima mangiata che facemmo insieme. Ho saputo successivamente che dopo alcuni anni i ragazzi riuscirono a vincere il Campionato UISP, e questo mi rende molto orgoglioso di loro.

Arrivato a Roma, non giocai più a basket a livello agonistico, ma soltanto alcune volte fra amici in due occasioni!

La prima durò circa un paio d'anni. Con alcuni colleghi IBM andavamo a fare la nostra partitella settimanale durante la pausa pranzo, e fu davvero un periodo molto simpatico, anche se ricordo qualcuno si fece anche male purtroppo. Eravamo sia uomini che donne, e ci divertivamo parecchio. I colleghi con cui giocavo erano il caro amico Mauro Bianchi che era spassosissimo con le sue continue battute in romanesco 😂, poi quelli che sarebbero diventati diversi dopo i miei manager, ovvero il barese doc e caro amico Domenico Raguseo, tifoso della Bari (guai a dire il Bari 😂) e della SSD Pallacanestro Molfetta, che mi invitò anche qualche volta a giocare nel campetto del suo condominio, e  il sardo doc Enzo Mudu, con cui in ufficio scherzavamo al caffè perché sia io che lui volevamo sempre offrire noi, e di conseguenza ricordando le nostre partitelle toste ci facevamo il tagliafuori al bar 😂. Poi c'era il carissimo Giancarlo Marino, compagno di squadra a Messina e ora collega di cui ho parlato molto nella seconda parte, che anche durante le partitelle tirava fuori il suo agonismo come se fossimo in campionato. E c'erano anche altri colleghi che si avvicendavano, fra cui i carissimi Rocco Giardullo, Franco Lalli, Alessandro Faustini e Alessandra Frasca. Conservo un bellissimo ricordo di quei due anni, nel primo si andava in un campetto all'aperto vicino l'ufficio, mentre nel secondo il grande Mauro prese accordi con la palestra Tellene al chiuso dove potevamo andare nella pausa pranzo, evitando così che ci potessimo fare male come era già accaduto nel campetto all'aperto. Chi si fece male fu il caro Valerio Summo, un ragazzo del Laboratorio di Sviluppo Software con cui spesso prendevamo un caffè insieme e che colpevolmente avevo dimenticato di citare insieme ad altri due protagonisti assoluti, ovvero il simpaticissimo ala-play Vincenzo Sciacca che da buon siciliano faceva anche lui una marea di battute, e l'altro grande pivottone Gaetano Ruggiero, con cui ovviamente ci marcavamo spesso.

E adesso (sì sì sto per finire questo lunghissimo post 😂, ancora un po' di pazienza) vi racconto dell'ultima volta che sono entrato da giocatore in un campo di basket...una storia legata a...sì, ancora una volta a Messina! Un ex giocatore e allenatore messinese, che purtroppo è mancato qualche anno fa, si chiamava Salvatore Furnari ed ebbe l'idea di creare su Facebook un gruppo, chiamato Vecchie Glorie del basket messinese. Il carissimo amico Sergio Barlassina un giorno mi contattò per chiedermi se ne volessi fare parte. Era l'inizio del 2013, e stava per succedere una delle cose più belle che mi sia successa su un social, ovvero la possibilità di ritrovare tanti vecchi amici, fra cui anche Anna Palazzolo e Daniela Mandini di cui ho parlato nella seconda parte, e non solo, mi ha consentito anche di conoscere alcuni con cui ci conoscevamo solo di vista! Uno di questi è Massimo Castorina, con cui 10 anni fa abbiamo iniziato una delle più belle amicizie della mia vita! Molte vecchie glorie infatti, fra cui le carissime Giusy Ardizzone e la cugina di Massimo Daniela Freni, ci prendono sempre in giro perché siamo sempre insieme a mangiare (Massimo viene spesso a pranzo o a cena da noi). Massimo mi ha raccontato che giocava anche suo fratello Melo, mancato purtroppo diversi anni fa. Poi ho potuto ritrovare Rocco La Torre, amico dei miei cugini Giusi Chillemi e Ugo Tranfo, con cui insieme a Gaetano Barresi, a Ciccio Mirenda e allo stesso Massimo ci siamo ritrovati anche a cena qui a Roma! Qui sotto una nostra proverbiale partita a biliardino fra vecchie glorie fra me e Rocco contro Massimo e Gaetano, e un dopo cena romano fra vecchie glorie con Ciccio, Gaetano, Rocco, io e Massimo!

Ritrovi romani fra amici delle Vecchie Glorie

Fra gli amici ritrovati ci sono anche Carmelo Ferraro, il mio migliore amico a Messina, Sergio Brancato con cui con Carmelo facevamo il trio inossidabile, e i carissimi Carmelo Cammaroto, Nicola Arena, Pino Miceli e Manlio Marino. Poi ho avuto anche il piacere di ritrovare Roberta Mandini sorella di Daniela, e ovviamente Sergio Barlassina, e di conoscere carissime persone con cui non avevo contatti, come il super coach Renato Castorina, piacevole sorpresa di cui ho già parlato anche nelle altre due puntate, Claudio Castorina, Ettore Castorina (pare che Castorina sia il cognome più diffuso nelle Vecchie Glorie 😀), Daniela Merlo, Adalgisa Minà, Pippo Dini, come l'omonimo Nico Bonasera (si chiama Domenico come me) e Maurizio La Rocca, con cui insieme a Anna Palazzolo tuttora si scherza continuamente e ci si fa una valanga di risate, il caro Maurizio Polli che scoprii piacevolmente dopo essere anche amico di famiglia con i miei fratelli e i miei cugini, e poi Barbara Mellini, Claudia Troilo e Tiziana Baccarella, che insieme alle due sorelle Mandini sono state ribattezzate come le cinque grazie 😃,  Paola Piatta, la cara Andrea Pantano Zaccone e i cari Lillo Bonanno, Sergio Iannello e Cesare Santambrogio che ci hanno lasciato 😥, Nicola Tiseno, Giovanni Scozzaro, Giovanni Ruggeri, i fratelli Claudio e Renato Dispenzieri, Elisa Trungadi, Nino Lucchesi, Vittorio Currò, Enrico Grasso, Umberto Ortale, Aurelio Puzone, i grandi Vittorio Smiroldo e Vincenzo Bonaventura, e tanti altri.

A luglio del 2013 ci fu una partitella a Messina, e qui sotto c'è la foto ufficiale del gruppo Vecchie Glorie, fatta proprio in quell'occasione. Come vedete eravamo in tantissimi!

Vecchie Glorie del basket messinese

Lì io ritrovai praticamente tutti, e mi pento ancora di non essermi cambiato per giocare 😓 Mi sono però rifatto pochi mesi dopo, perché in diversi sono venuti a trovarci a Roma, e organizzammo una partitella grazie a Gaetano. Come vi dicevo questa fu l'ultima volta che messi piede in un campo di basket. Ero un po' arrugginito con i movimenti, mi ricordo che Daniela continuava a incoraggiarmi, dimostrando la stessa empatia di 30 anni prima e il suo essere sempre una bella persona 💛, e anche grazie a lei qualche gancio e qualche canestro dalla linea di fondo ci uscì. Però ahimè non schiacciavo più e nemmeno toccavo più il ferro! 😓 Come si suol dire c'è sempre un'ultima volta! Chiudo qui sotto con l'ultima fotografia di squadra fatta in occasione di questa mia ultima partitella ❤️ 


Vecchie glorie a Roma

Ho finito! Finalmente direte voi! 😂 Ringrazio Massimo per la sua bellissima amicizia, e ringrazio anche tutti coloro che vennero a trovarci quella volta a Roma! Il rapporto fra noi vecchie glorie continua tuttora fra tanti di noi, e ne sono veramente molto felice! ❤️ Grazie a tutti per essere arrivati alla fine di questa blog-trilogia, spero tanto di avervi tenuto una piacevole compagnia! 🔚