Da ragazzo spiare i ragazzi giocare
al ritmo balordo del tuo cuore malato
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato...
(da "Un malato di cuore" - Fabrizio De Andrè)
(da "Un malato di cuore" - Fabrizio De Andrè)
Ho voglia prima di ricordare una sintesi di due pezzi che ho scritto qualche anno fa...
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Milano, 3 aprile 2000
... Venticinque anni di amicizia profonda, fatta molto spesso di "silenzi", che ci piacevano molto, e sorrisi! Noi ci volevamo bene così. Ma al suo funerale non ci sono andato! Il suo viso, che mi hanno detto fosse bellissimo prima di chiudere quel coperchio di legno pesante, non l'ho voluto vedere. Ho preferito piangere a Milano anziché lì vicino Pescara. Ho preferito ricordarlo con la sua Inter (che per me era quasi una seconda squadra, visto che era la sua squadra del cuore), con la sua televisione (difficile spesso fare altro quando si e' distrofici), con la sua Janis Joplin (che urlava per me tutto il mio amore per Gianni, il dolcissimo Gianni, che ora mi manca da morire), e contemporaneamente con la sua Patty Pravo (che contrasto! ma era qualcosa di suo, a cui sono tremendamente legato), con il suo Guccini a cui era orgoglioso di aver scritto delle lettere e di avere sempre ricevuto risposte, lui che la penna l'ha sempre trovata pesante... ricordo quando mi fece ascoltare Folk beat n. 1 e Due anni dopo, nel lontano 1977, e io lo abbracciai forte perche' non li avevo ancora sentiti. Ho preferito ricordarlo con quel "computer" che da tanto tempo voleva comprarsi e di cui chiedeva consiglio a me. E forse per il prossimo Natale ci saremmo riusciti. E invece non ha fatto in tempo. Ho preferito ricordare le nostre nottate estive, passate a chiacchierare fino alle 4 o le 5, in quattro in un letto matrimoniale, e chi mi ha visto sa che un letto matrimoniale lo occuo da solo! Ho preferito ricordarlo così. ...
Milano, 2 agosto 2001
... Sono a un giorno dalla partenza per le solite vacanze di agosto, che per me non sono più solite già dallo scorso anno... un'altra vacanza di agosto senza Gianni... avrebbe compiuto 46 anni dopodomani. Chieti-Castiglione a Casauria-Chieti: quella strada l'ho fatta per tanti anni! A Castiglione è legata una fetta enorme della mia vita. Nel 1977 a Orsogna, in provincia di Chieti, esisteva una comunità dove c'erano anche molti disabili. Lì si faceva anche una mezza specie di terapia di gruppo, non a livello psicoanalitico, ma semplicemente chiacchierando attorno a un tavolo. Io non ne volevo sapere i primi tempi, ma un giorno mi convinsi ad andarci almeno una volta e così io e mio fratello Michele andammo un fine settimana a Orsogna. Conoscemmo due fratelli, Gianni e Annamaria. Gianni stava su una sedia a rotelle, a causa della sua distrofia muscolare. Non so come spiegarlo, si stabilì fra noi quattro un qualcosa di molto particolare, di molto profondo fin da subito. Io divenni amico di Gianni senza nemmeno accorgermene, quando non c'era mi mancava come l'aria. Partii per la Sicilia, dove feci l'Università, ma quando tornavo a Chieti, almeno metà del tempo lo passavo a Castiglione (Gianni abitava lì). Poi, da buon meridionale, salii a Milano per lavorare. Certo, non potei più passare giorni e giorni di ferie da Gianni, ma ogni volta che tornavo a Chieti, un giorno da Gianni io dovevo andarci per forza.
Una delle cose più belle di Annalisa, quella che finora è stata senza dubbio la donna più importante della mia vita, era proprio questa, e cioè che si abituò anche lei alla presenza di Gianni in maniera naturale, condivideva una delle cose più belle della mia vita, Gianni, e quando andavamo a Chieti anche lei sosteneva che da Gianni bisognava andarci a tutti i costi, tanto era il piacere che entrambi avevamo di vederlo, di abbracciarlo e di stare con lui almeno un po'.
Gianni vive... vive dentro di me e vivrà sempre... è morto il 31 marzo del 2000 a 44 anni. Il suo piccolo e dolcissimo cuore ha smesso di battere, non ha resistito, e il vuoto che mi ha lasciato è immenso... tuttora io torno a Castiglione da sua mamma e da sua sorella... ma quando vado, continuo a dire "Vado da Gianni". ...
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Sono passati già 8 anni, e tante cose sono cambiate.
Mi è successa la cosa più importante della mia vita. Ho conosciuto Maria, e me la sono sposata :-)
Ora non abito più a Milano, ma a Torvaianica, appena a sud ovest di Roma. Sono più vicino al mare eheh... E sono anche più vicino a Castiglione a Casauria.
Ho conosciuto Massimo, che considero oggi l'amico uomo che sento più vicino. Mi ha accompagnato in questi 8 anni fra alti e bassi, da Milano a quiggiù nel Lazio (e io ho accompagnato lui da Milano alle Marche).
Guccini e De André mi hanno regalato diversi amici che frequento tuttora a cui non potrei mai rinunciare.
Mi hanno anche regalato altri amici che non frequento, ma che ricordo sempre con affetto.
Ho conosciuto Claudio Lolli e Paolo Capodacqua :-) Che mi hanno fatto girare l'Italia, dalla Calabria al Trentino!
Ho fatto in tempo a vedere Pierangelo Bertoli in concerto e a stringergli la mano! Lo saluto con affetto.
I miei nipotini sono cresciuti in modo esponenziale!
Fabietto è diventato mio collega e amico.
Paoletta è diventata mia collega e amica.
Ho avuto il piacere di conoscere Umberto e Michela, senz'altro i due colleghi a me politicamente più affini!
La mia sorellina si è avvicinata a me e Maria più che mai.
Ho ritrovato mio cugino Marco, dopo tanti anni! Grazie Nora.
Ho ripreso i contatti con l'Università, grazie all'affetto che mi lega al Prof. Corsini, che ho conosciuto a Messina quasi 30 anni fa e che ora è a Udine.
Ho continuato a viaggiare, sia per lavoro che per diletto... e tanto altro ancora!
Ho continuato ad andare da Gianni!
Lui tutto questo non lo ha potuto vedere, e questa è una delle cose che più mi manca. Soprattutto che Maria lo ha potuto conoscere solo dai miei racconti. Già, non è cambiato nulla da allora, Gianni ce l'ho sempre dentro di me. Si potrebbe dire che tanto lui vede da lassù. Ma non è la stessa cosa. La mancanza di quello che è stato sicuramente il mio amico uomo più importante è immensa sempre. Noi eravamo amici indipendentemente dalla sua condizione. E dalla mia... 40 chili fa, guardare foto per credere :-)
Nico
bellissimo...
RispondiEliminagrazie Nico per quanto hai scritto... mi hai fatto paingere... e dono fiera ed orgogliosa di essere tua amica.
e poi... lo vedi quanto sono fortunata? :)
anto.
uffi... come sempre scrivo e non rileggo e commetto degli ORRORI di tastiera... :(
RispondiEliminasempre anto
Nico carissimo, solo ora ho la possibilità di leggere quanto hai scritto di te e di Gianni.
RispondiEliminaCome sai, io quelle cose le sapevo tutte ed in parte le condividevo.
Anch'io sento un vuoto assoluto dopo la dipartita di Gianni.
Ahimè io al funerale c'ero e ho notato la tua assenza, al momento, inspiegable.
In tutti questi anni, ho cercato un modo per far vivere ancora Gianni, per non far cadere nell'oblio quella parte della nostra vita legata a Castiglione.
Chissà ora forse un modo l'ho trovato, riannodando l'amicizia con te e con Rino.
Credo però che questo ancora basti, dato che so per certo che altri
(amici del vecchio gruppo) sentono la stessa mia esigenza.
Spero di poterne parlare insieme e di poter trovare insieme un modo per ricostituire quei solidi legami che intorno a Gianni si erano costituiti,
Con te, con Rino e con Gianni, una parte di me (quella più bella , della mia adolescenza) è totnata a rivivere.
Vi ringrazio di esistere
Rita
Rita
Voglio ancora scrivere un mio contributo per ricordare l'amico Gianni
RispondiEliminaGianni, per noi ragazzi del paese o meglio del gruppo, era l'amico che c'era sempre. da grandi, quando alcuni di noi sono andati a vivere fuori, era l'amico che ti aspettava sempre con il sorriso, che ti dava notizie degli altri, che teneva il conto degli arrivi e delle partenze.
Gianni c'era sempre con il suo sorriso e la sua serenità.
Ora quel sorriso, quella serenità, quella presenza silenziosa e discreta mi mancano terribilmente.
Spesso vado da lui per ritrovarle,, ma non è la stessa cosa!
Eppure quanta sofferenza in Gianni! Ce ne siamo resi conto, però solo negli ultimi tempi,
La sua carrozzina? E chi l'ha mai notata!
La sua disabilità? E chi l'ha mai considerata!
Gianni pr me era Gianni, l'amico di sempre, parte della mia vita.
La carrozzina? faceva parte di lui e di me .
Questa cosa l'ho capita nel momento in cui è venuto a mancare.
Gianni ti voglio un mondo di bene.
Dai un bacio da parte mia al carissimo Marco.
Rita
Rita
che bel post, una splendida ed emozionante esperienza condivisa.
RispondiEliminagrazie, e un saluto a Gianni anche da parte mia la prossima volta che vai a trovarlo.
Né il tempo, né la violenza della morte possono distruggere la vera amicizia, il tuo affetto Nico e quello dei vostri amici verso Gianni, il bel ricordo di lui,che condividete lo dimostrano.
RispondiEliminaE poi penso che chi ci ha voluto bene, ovunque sia adesso, vuole la nostra serenità, non di certo che diventiamo tristi nel ricordo...anche se un po' è inevitabile.
Grazie Nico, per questa bella storia.
Grazie a voi, Roby e Sara. Te lo saluto di sicuro Roby quando tornerò a trovarlo. Sara, Gianni era veramente un'istituzione per tutti, un ragazzo appunto abbastanza silenzioso ma nello stesso tempo capace di convogliare attorno a sè amici di ogni genere. Un abbraccio
RispondiEliminacHe bel post. Grazie.
RispondiEliminaUna persona vive finché ci sarà qualcuno a ricordarla. Gianni vive nel cuore di chi gli è stato amico per davvero, e non solo un semplice conoscente che ancora oggi si sciacqua la bocca con parole insincere. Grazie per questo post, Nico e grazie per avergli voluto così bene. Catia
RispondiEliminaE naturalmente mi hai fatto piangere di nuovo fratellino ... io Gianni me lo ricordo come un quarto fratello. .. una presenza costante che veniva a chieti e dormiva con noi ... che sorrideva sempre ... che giocava con me con la barbie e chiacchierava con voi ... e sapeva ascoltare .... ero piccola .... anche se quando era ricoverato a Chieti andavo sempre a trovarlo con Alessandro. .. manca anche a me manca nei vostri racconti non essere stata abbastanza grande per vivere a pieno la sua amicizia .... ti voglio bene fratellino. ... e voglio bene anche a Gianni sperando che ci sia un luogo dove lui possa stre in silenzio con papà e chiacchierare con mamma. ...
RispondiEliminaCaro Nico,
RispondiEliminaleggendo questo tuo post nel 18esimo della scomparsa del nostro caro amico comune, mi si e' riaperta una ferita ma allo stesso tempo e' prtito un sorriso. Succede cosi' quando ricordi una persona cara scomparsa da tempo. Se paragono Gianni alle altre persone a cui ho voltuo veramentr bene, noto cha hanno in comune proprio quella discrezione e quella delicatezza che tutti qui abbiamo notato. Segno della sua intelligenza e sensibilita'. Io ho in particolare un ricordo tattile, delle sue mani bianche e delicate, sempre un po' fredde, che non riuscivano a stringere troppo le mani altrui ma che avrebbero voluto farlo.
Nico, che dire. Sei una meravigliosa persona. Ma credo sia poco... sono commossa. Grazie.
RispondiEliminaTi abbraccio ancora
g
Le risate ...le passegiate e le chiacchierate per castiglione con Gianni a cavallo a me sono I piu bei riccordi
RispondiEliminagino Balestra