Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




domenica 31 ottobre 2010

L'illogica logica del matematico



Ho riscoperto questa canzone, anzi, questa splendida poesia, in questi giorni. Sicuramente una delle più belle canzoni di Angelo Branduardi. L'ho riascoltata decine e decine di volte, spesso con Maria che mi guardava con un'espressione appunto pitagorica, con affetto ma nello stesso tempo quasi con incredulità e compassione, soprattutto oggi mentre continuavo nervosamente a cercarla in macchina fra i miei mp3.

Mi sono sentito questi versi modellati addosso, tanto da pensare ogni volta che ascoltavo questa canzone di ringraziare un giorno Branduardi per avermela dedicata :-) Scherzi a parte, anche il video mi sembra decisamente indovinato, scorrendo quelle immagini mi sono sentito veramente a casa.

Fra formule algebriche e infinito rigorosamente raggiungibile ho ripercorso proprio la mia vita, logicamente illogica, che proprio dando la caccia a quei numeri già sfuggenti di per sè e alle mille domande che mi sono fatto ha trovato quella stabilità che proprio quei numeri e quelle domande apparentemente logiche mai mi avrebbero permesso di raggiungere se non ci avessi messo anche del mio. E' stato infatti proprio quando mi sono pentito di avere sbagliato un calcolo, che ho scoperto l'eccezione che conferma la regola. Quest'eccezione si chiama Maria, che so benissimo cosa rappresenta per me. Per questo è proprio a lei che voglio dedicare questa bellissima canzone.

Nico

lunedì 4 ottobre 2010

In riva all'Elba

E' partita un'altra settimana di lavoro lontano da casa, sia ieri sera che stamattina prima di partire la saudade che ha preso me e Maria nello stomaco è stata fortissima, visto anche che ero mancato pure la settimana scorsa. Ma dopo meno di 4 ore di sonno, la partenza è arrivata.

Stavolta la destinazione era proprio in riva all'Elba! Per me l'Elba è sempre stata quell'isola che amo, molto cara al Venturi, con il quale insieme a Franco ho passato dei bei momenti indimenticabili, con bagno compreso il 12 gennaio. Stavolta l'Elba è qualcos'altro. Un fiume che taglia in diagonale il nord Europa, meno noto del suo affluente più conosciuto, la Moldava, che bagna la bellissima Praga. Ma anche l'Elba ha un suo fascino, ben visibile nella città in cui passerò questi pochi giorni, Dresda, a sud della vecchia Germania dell'Est.

Ho fatto stamattina un bel Roma-Praga abbastanza tranquillo, dopo di che mi sono sciroppato oltre 150 chilometri di bellissimi paesaggi cechi immersi nel verde per raggiungere Dresda. Finora sono riuscito a vedere soltanto questo splendido panorama serale, che come si può notare mi ha lasciato senza fiato, soprattutto perché non me lo aspettavo.


Per questo, per adesso, interrompo qui...

Era il 4 ottobre, è passata una settimana e sono tornato, per cui posso terminare il post.

Ci sono state poche occasioni per camminare un po' per la città, ma per fortuna il posto in cui ci trovavamo era praticamente a ridosso del centro città, dove si trova la cattedrale (Frauenkirche) e dove scorre la parte più bella a Dresda del fiume Elba, costeggiata da bellissimi giardini che danno anche di giorno la stessa vista mozzafiato.

Una cosa simpatica che mi piaceva farvi notare è rappresentata in questa fotografia:


Quando ho visto questi tavoli all'aperto di un ristorante, non volevo credere ai miei occhi! C'erano le sedie con tanto di copertina, nel caso chi si sedeva a mangiar fuori avesse freddo! :-) Certo che le culture sono talmente tante che ti ci perdi. Conoscerle tutte in anticipo è impossibile, devi aver visto tante cose con i tuoi occhi. Però sarebbe bellissimo poter sapere il più possibile di tutte le culture presenti nel mondo, soprattutto per averle toccate in prima persona, e non solo per averne letto le caratteristiche. Cosa quest'ultima che, comunque, aiuterebbe a eliminare in parte quell'egoismo così vergognosamente diffuso e che spinge tanta gente a fregarsene degli altri e a giudicare dall'alto della propria più profonda ignoranza.

Non è finita qui con l'Elba. Ora il post lo chiudo veramente, con l'ultima parte che per me è stata straordinaria, e anche questa inaspettata (all'andata avevo fatto un'altra strada, seguendo il navigatore). Si tratta appunto del viaggio di ritorno da Dresda all'aeroporto di Praga.


Superato il confine fra Germania e Repubblica Ceca, assolutamente "invisibile" (te ne accorgi solo dai normali cartelli stradali), decido di non usare il navigatore e di seguire il mio proverbiale senso dell'orientamento (bisognava andare a sud, questo era importante). Mi sono ritrovato, subito dopo la città di Ustì Nad Labem (che si trova, passato il confine, all'inizio della Repubblica Ceca), a percorrere la Prazska, una strada bellissima che per quasi 30 chilometri costeggia proprio l'Elba!


Un paesaggio incantevole, la foto dà perfettamente l'idea di quello che vedevo mentre andavo, colori diversi da chilometro a chilometro con gli alberi perennemente riflessi nell'acqua quasi ferma, persone che fanno canottaggio, piccoli arbusti che ogni tanto fuoriescono dall'acqua. La mezz'oretta necessaria per percorrere questo tratto, che termina nella bella cittadina di Lovosice prima di riprendere l'autostrada, ti passa con una velocità incredibile, quasi senza accorgertene.

Sicuramente presto porterò anche la mia Maria a vedere tutte queste bellezze, ne vale veramente la pena.

Nico

PS. Approfitto della domanda di Ross su che lavoro faccio. Questa è senza dubbio la cosa principale per cui non finirò mai di ringraziare la mia azienda, che è l'IBM. L'avermi dato la possibilità di viaggiare così tanto per lavoro, ma anche per diletto in alcuni casi portando con me anche Maria. Se avessi fatto un altro lavoro (Ross, hai ragione su questo), certamente tanti posti non li avrei visti e quindi toccati.