Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




mercoledì 30 marzo 2011

Piedi e lavoro

Ho pochissimo tempo, devo andare da un cliente, ma volevo fare giusto un velocissimo post su una bella cosa, a volte essere blogger e frequentare questo posto può darti emozioni veramente grandi e irripetibili. Come quella che ho provato nel passare lo zio dai piedi di blog ai piedi dal vivo! Ebbene sì, avete capito bene, mentre ero in viaggio per lavoro in quel di Milano, ho vissuto anche il piacere di una bella cena alla mia mitica Trattoria Toscana da Aldo con...con il grande scrittore Nick Pezzoli! Siamo timidi tutti e due fuori da qui, e qualche paura di ritrovarsi davanti senza sapere che cosa dire c'era, penso anche lo zione abbia provato la stessa sensazione prima di vederci! Ma poi...poi è stato un crescendo di emozioni, di risate, di sane incazzature con la realtà che ci circonda, di un'amicizia che ha avuto una svolta, quella di trovarci uno davanti all'altro guardandoci in faccia per davvero (raramente mi capita di guardare una persona senza dover chinare la testa eheh, eravamo entrambi sopra l'1 e 90), sapendo molto bene che cosa dire e, perché no, anche con qualche momento di silenzio che piace a entrambi e che non guasta mai. Silenzio che, alla trattoria insieme a Luciano e Alberto, è scomparso anche grazie a Mauro, vecchio amico dello zio che da raccontare ne aveva parecchio!


Doveva esserci anche Robydick alla Trattoria Toscana da Aldo, che però aveva la febbre! Ci è mancato molto, ma il passaggio dei suoi blog sotto Piedi dal vivo è ormai solo questione di tempo.

Come forse avete intuito, anche dalle mie poche incursioni qui dentro, in questo periodo c'è qualcosa che si sta prendendo più tempo del solito, ed è il lavoro, per cui quel poco che mi rimane ovviamente lo regalo a Maria. Capita che mi succeda di viaggiare parecchio in certi periodi, e questo è uno di quelli. Ora mi sto preparando per una settimana negli Stati Uniti, che non sarà una passeggiata. Però questa cosa la dovevo scrivere, e come dice Roby verrò presto a leggere e a commentare un po' di arretrati :) Intanto grazie zio per le emozioni che, insieme, abbiamo vissuto.
Nico

PS. La Trattoria Toscana rischia di chiudere definitivamente fra un mese, e Luciano (il mitico della foto) a cui voglio un bene dell'anima era visibilmente giù! Un posto così non può chiudere! Spero di avere presto belle notizie da Luciano.

lunedì 21 marzo 2011

Futuro

"Ma se il mondo era come dici tu, spiega come mai adesso non c'è più".


301 guerre fa (Pierangelo Bertoli)

mercoledì 16 marzo 2011

Ma i Maya sapevano?

Il 2012 è molto vicino, e in effetti questa profezia sulla fine del mondo nel 2012 rischia veramente di avverarsi! Ma mica per un fatto naturale delle cose? No! Perché il genere umano, soprattutto quello della peggior specie, sta facendo di tutto perché questa profezia si avveri! Ma i Maya lo sapevano che un giorno, poco prima del 2012, avrebbe comandato l'Economia in tutto e per tutto, permettendosi il lusso di decidere al posto nostro? Questo pensiero si è stampato nella mia mente da qualche giorno, e non riesce più a uscirne! Dal primo momento di vera incazzatura, all'interno del dolore dei giapponesi, quando ho sentito un commento sotto forma di domanda di un giornalista che chiedeva "E ora come si fa con il futuro dell'Economia, che è il problema più grande di questo tsunami?" "Ma che cazzo dice questo qui?", dissi incazzato a Maria! Gente che muore, famiglie senza più casa, radiazioni nucleari sparse per tutto il Giappone, e questo pensa che davvero il problema maggiore sia l'Economia? E la solidarietà vera, quella a livello alto (la generosità dal basso non è mai stata in discussione), dove cazzo sta? Ci vuole per forza l'Economia come contropartita perché qualcosa si muova? Il problema è proprio questo, che qui si ragiona con il denaro (e lo abbiamo visto molto bene in questi anni) anziché con la solidarietà. Avevo la bile per traverso, e l'incazzatura mia e di Maria proseguiva nei giorni successivi, quando si sentiva dire dai nostri politici che "Si va avanti col nucleare!", incuranti delle conseguenze che sono attualmente sotto i nostri occhi. Solo noi, quando tutti all'estero si preoccupano degli scempi che hanno fatto nel passato, riusciamo invece a essere in controtendenza e a "andare avanti" con questi propositi scellerati!



Ascoltando stasera l'apertura di Ballarò, guardando con grande ammirazione un Crozza che, sebbene sia partito proprio col dire che i Maya potevano anche farsi i cazzi propri, stavolta non aveva nessuna voglia di far ridere e pareva invece ancora più incazzato di me, che non la mandava a dire proprio a nessuno sull'argomento, che più volte ripeteva "Non lo facciamo qui in Italia il nucleare, non lo facciamo, non lo facciamo!" (...se il nocciolo è radioattivo, figurati l'oliva...), sentendolo ribadire con forza la totale assurdità di queste date dei referendum...beh, mi ha messo di buon umore, nonostante ogni tanto inquadrassero quella minuscola faccia di Alfano... sì, nonostante tutto! E allora io e Maria, pieni di riso amaro fino a quando diceva che tutti in Europa ci stanno ripensando...ci siamo lasciati andare a una risata fragorosa quando Crozza ha detto "E noi andiamo avanti con il piano Scajola...col piano di chi?? Scajola? Non sarà mica quello che sa tutto di nucleare ma non sa nemmeno chi cazzo gli ha comprato la casa?"
Buonanotte, ciao

venerdì 11 marzo 2011

Laghi che passione

Buonasera a tutti! Mi sono talmente appassionato e emozionato al trhead-forum lacustre del mitico Alligator, con una presenza ziesca di notevolissima qualità (ma anche Roberto e Andrea non hanno scherzato per niente, grandi anche loro) che mi è venuta voglia di condividere anch'io questa passione che mi porto dietro fin da quando ero piccolo!
Quanto mi son sempre piaciuti i laghi! Mi hanno sempre dato un senso di pace, di spensieratezza, guardarli nel loro letto che pareva comunicare silenzio (parola che io amo molto) è stato sempre un mio piccolo segreto. Abitando in Abruzzo e in Sicilia, da bambino ero molto affezionato ai piccoli laghi vicino le due case della mia infanzia. In Abruzzo avevo il lago di Casoli (conosciuto anche come Lago di Sant'angelo) e quello di Bomba (lo splendido lago di Campotosto lo vidi dopo i 30 anni) mentre a Messina da mio nonno, dove andavo d'estate, avevo vicini i due laghi costieri (Ganzirri e Faro), dove spesso si andava a mangiare il pesce e da cui si passava praticamente sempre con l'autobus (l'8) per andare al mare.
Crescendo questa passione lacustre è aumentata, e ho sempre cercato di vedere più laghi possibile, ho sempre letto di tutto sui laghi, la loro grandezza, l'enormità di estensione dei grandi laghi dolci americani (Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario) ...non vi dico l'emozione quando andai con la mia Maria alle cascate del Niagara e vidi la costa orientale del lago di Erie, dopo di che volli tornare a New York passando da Toronto, che sta a nord del lago di Ontario. Poi sapevo qualcosa di tutti i laghi europei, più grandi del nostro Garda (e la cosa mi faceva anche incazzare), come il Balaton, Ginevra, Neuchatel, quelli russi (Ladoga, Onega e Pejpus), quelli britannici (bella fu a fine anni 80 anche l'emozione di andare a Inverness, con Lock Ness, e in Irlanda con il Lough Neagh...quando scoprii le differenze della lingua inglese per il nome di lago, cioè lake in inglese, lock in scozzese e lough in irlandese). Per non parlare di quando scoprii da ragazzo che esistevano anche laghi salati (Mar Caspio, Lago di Aral, eccetera) o laghi posti più in alto del Monte Bianco (il grande Titicaca nel Sudamerica) ...insomma sapevo più o meno di tutto di laghi.
Cominciai quindi a volerne vedere in Italia il più possibile. E così mi ritrovai a Milano e andai sul Garda, sul Maggiore, sul Lago di Como, di Lugano, Orta, Varese e Iseo..... poi venni a Roma e andai sul Trasimeno, Bolsena, Bracciano, e i miei laghetti affezionati qui sopra sui castelli romani (Albano e Nemi).
Ma...arrivato alla soglia dei 50 mi restavano ancora due desideri antichi, e uno più recente. Ben due laghi, uno in Abruzzo e uno in Sicilia, più uno in Lombardia, non li avevo mai visti! Proprio nelle tre regioni dove avevo vissuto la maggior parte della mia vita.
E così, nel giro di meno di un anno, me li sono visti tutti e tre :-) Vi allego qualche foto di questi tre desideri del passato, realizzati tutti e tre in meno di 5 mesi.
Un abbraccio

Lago di Barrea (AQ)


Lago di Pozzillo (EN)


Lago d'Idro (BS)

venerdì 4 marzo 2011

Seconda parte (+5)

Parto subito con la foto dei supermercati ROSS, che non sono solo alle Hawaii come avevo scritto ma in tutti gli Stati Uniti. In effetti cara Ross, anche se non ti ho mai visto, da quello che conosco di te non ti ci vedrei proprio con quei capi addosso :-)

SECONDA PARTE - Los Angeles

Los Angeles, ovvero il cinema per eccellenza! Un'uguaglianza matematica a tutti gli effetti. Quasi dappertutto si respira area di grande schermo, a cominciare da Santa Monica e dal suo famosissimo pontile, dove in parecchi film e telefilm (ad esempio Colombo, tanto per citarne uno) vedi auto della polizia sulla parte finale del pontile!

La seconda foto è l'inconfondibile spiaggia di Santa Monica. La terza foto l'ho voluta mettere perché quest'uomo con una voce e una dolcezza indescrivibili somiglia in modo impressionante a "Tonno", vero Ezio e Paola? Tonno per noi è uno dei proprietari del locale romano "La Corriera Stravagante", dove si ascolta sempre della buonissima musica.

Continuando il giro per la città dei Los Angeles Lakers (stavolta non c'è stato tempo, ma se ci sarà una prossima volta ci vogliamo andare a vedere una partita), sempre parlando di cinema arriviamo nella parte più caratteristica della città da questo punto di vista. Walk of Fame è quella parte di Hollywood Boulevard dove trovi i marciapiedi con i nomi di tantissimi personaggi, la maggior parte del grande schermo, ma ci sono anche nomi, per esempio della musica, molto emozionanti, come Billy Joel (una volta eravamo in macchina e per caso alla radio hanno trasmesso Piano Man, poi ripresa tradotta in Italiano da Pierangelo Bertoli). Siamo fra l'altro capitati durante la preparazione della notte degli Oscar, non vi dico che casino che c'era a Hollywood Boulevard!

Qui vicino c'è anche il Grauman's Chinese Theater, nella cui piazza antistante ci sono grosse mattonelle di pietra con le impronte di mani e piedi con firma di personaggi famosi (grazie a Maria che mi ha fatto scoprire questa piazzetta). Ovviamente, essendo stato perdutamente innamorato di Mary Poppins da bambino, mi sono voluto fare una foto accando alla mattonella di pietra di Julie Andrews.
A Los Angeles ci sono ovviamente parecchi studi cinematografici, la Paramount, gli Universal Studios, la Warner Bros, tanto per citarne qualcuno. Il poco tempo a disposizione ci ha costretto a dover scegliere, e abbiamo optato per gli Universal Studios, che rappresentavano di più le nostre preferenze.

Nonostante la giornata piovosa, il giro è stato molto emozionante, culminato con la camminata finale in autobus attraverso i set di film che hanno fatto la storia, come Ritorno al futuro, Jurassic Park, Psyco (emozionante vedere la famosa casa di Psyco), La guerra dei mondi. Quest'ultimo set per Spielberg è stato davvero "impressive", come ha detto la guida, perché è stato uno dei set più cari mai realizzati, visto che hanno dovuto acquistare un'aereo vero e ridurlo in mille pezzi per realizzare i resti dell'incidente!

Un'altra parte impressionante di questo giro attraverso i set è stato vedere la simulazione di un fiume in piena relativa al set di un film ambientato in Messico, di cui non ho capito il nome e che non credo di aver visto. Roby, qui solo tu ci puoi aiutare :-) In questo filmato si può avere l'idea di questa meraviglia.



Bellissime infine le dimostrazioni di effetti speciali e della realizzazione di un cartone animato in 3D (per la cronaca Shrek e i mitici Simpson).

Ultimo giorno sempre associato al cinema con la passeggiata nella collina di "Hollywood Sign", dove non si poteva non andare, e una camminata attraverso alcune strade di Beverly Hills, fra cui la famosa Rodeo Drive, set principale del famosissimo Pretty Woman.

La mattina dopo c'è stata la partenza...un po' triste perché successiva a tre settimane vissute intensamente con la mia Maria e senza davvero pensare a nulla, con accesso a Internet solo in aeroporto! Ogni tanto fa benissimo non avere alcun contatto con la propria realtà quotidiana, soprattutto di questi tempi!

Alla prossima, ciao
Nico

Più cinque

Riprendersi dal fuso orario è sempre stata una tragedia per me, anche dopo questa ventiduesima transvolata atlantica. Altro che +5! Qui ci vorrebbe +1 ma mese!!! E neanche mi basterebbe, visto che a inizio aprile ci sarà la ventitreesima...stavolta per lavoro e un po' meno impegnativa, visto che mi fermerò a New York! Ebbene sì, non sembra se non lo si è vissuto, ma c'è una bella differenza in termini di affaticamento da volo (anche se ne è valsa sicuramente la pena) fra il fermarsi sulla costa atlantica degli Stati Uniti o proseguire per la costa Pacifica o, ancora di più, per le Hawaii! Un volo da Roma a New York dura 10 ore circa, mentre un volo da New York a Honolulu ne dura 13! Per uno poi che non chiude occhio quando viaggia...invidiavo Maria accanto a me, che invece riesce a dormire sempre anche con i sassi sotto la testa.

PRIMA PARTE - Isole

Per un paio di giorni siamo ritornati nell'isola di Oahu, dove c'è Honolulu, da cui la crociera sarebbe partita. Preferisco sempre dire che sono andato a Oahu, perché Honolulu mi sembra tanto un grosso cittadone americano con grattacieli e in più palme. Meglio girarsi l'isola e vedere meraviglie come questa.



Aspettavamo di fare questa crociera da tanti anni. In questo modo si vedono tanti posti, e si spende anche meno rispetto a un viaggio stanziale in Polinesia, dove hai a che fare con prezzi alberghieri da spavento. Si parte da Honolulu e si raggiunge Kauai il giorno dopo (Roby, c'era un bellissimo film ambientato lì), l'isola più a nord e anche la più piovosa (ce ne siamo accorti subito). Il giorno dopo siamo a Maui, un autentico paradiso! Della serie non solo mare, ma anche entroterra. Questa "rainforest" qui sotto è stupenda.

Poi ci siamo fatti anche il bagno in quelle acque. Il giorno dopo eravamo a Big Island, la più a sud e la più grande, caratterizzata da suggestive attività vulcaniche, ma anche da un mare cristallino come questo. Confesso che mi son fatto fare questa foto anche per salutarvi poi tutti nel modo giusto!


Dopo Big Island ci sono stati cinque giorni di mare aperto, durante i quali abbiamo passato anche l'Equatore. Da quelle parti si usa fare una specie di iniziazione per chi passa l'Equatore la prima volta...ma noi ce la siamo sapientemente risparmiata.

Scesi a Bora Bora è cambiato tutto! Una bellezza diversa, dovuta soprattutto ai fondali bassi che ci sono fra la costa e la barriera corallina (suggestivo vedere le onde che si infrangono sulla barriera, come se la costa fosse quella). Qui sono molto in uso i bagni con i piccoli squali.

Il giorno successivo eravamo a Raiatea, di fronte alla quale c'è una bellissima isola che si chiama Tahaa, famosa per la lavorazione delle perle. Abbiamo visto tutti i passi della lavorazione, scoprendo cose che non sapevamo, per esempio il fatto che prima dell'estrazione della perla avvengono pulizie frequenti dell'ostrica, per evitare che i parassiti se la mangino o che la rigettino.

A differenza delle Hawaii, oltre i fondali bassi, in Polinesia ci sono gli atolli, e le cosiddette "motu", che sono isole piccolissime (girabili a piedi per intenderci) ma abitate, e con delle acque splendide. In queste isolette ti portano a fare il bagno e a vivere delle esperienze bellissime, come per esempio accarezzare le mante.

In queste tre foto che avete appena visto siamo in un motu vicino Moorea, quarta tappa della seconda parte della crociera.

Arrivo dopo 12 giorni a Tahiti. Meno bella, ma con bellissimi tramonti e anche qui con la viste delle onde che si infrangono sulla barriera corallina.



Ma qui a Tahiti ho finalmente potuto vedere uno spettacolo per me da sogno! L'emisfero celeste australe!!! La croce del sud l'ho sicuramente vista, ce n'erano diverse di croci in cielo! Ma le due costellazioni bellissime e perfettamente visibili sono state Orione (al contrario rispetto a come lo vediamo da qui, vedendolo è più chiaro che cosa intendeva Guccini quando scrisse della "capovolta ambiguità di Orione" in una sua canzone) e il mitico Sagittario (perfetto, con lo Scorpione accanto). E quando le vedresti mai queste meraviglie!

La capitale della Polinesia è Papeete, che si trova a Tahiti. Per me ha qualcosa di simile a Messina, ma Maria dice che sono fuori di testa dicendo questa cosa. Eppure guardate un po' questa foto qui, che è il porto di Papeete.

Tina, tu che conosci Messina, non ti sembra ci sia qualcosa di familiare, con gli aliscafi e solo la scritta Campari che manca?

Questa è stata la prima parte, la più lunga, spero vi sia piaciuta. Poi ci sarà la seconda parte, tre giorni a Los Angeles che sono stati anch'essi unici, con la quale vi delizierò magari più tardi o nel weekend, e che per ovvie ragioni non potrò che dedicare al caro Robydick (fra l'altro era in preparazione the Academy Award, ovvero la notte degli Oscar).

Prima di chiudere una cosa degna di nota! In crociera ho letto ben due libri! E' una grossa novità per il fatto che per me leggere è praticamente qualcosa che richiede concentrazione, e non lo faccio mai in vacanza o durante i weekend. Invece stavolta è successo, e una delle due letture è stata un qualcosa di familiare a molti di voi. Uno straordinario Nicola in "Tutta colpa di Tondelli" è riuscito a farmi vivere forti emozioni durante i 5 giorni di mare aperto. E' fantastico come Nick abbia saputo fare nomi e cognomi con ironia e con maestria. Mi sa che ci scriverò un post :-)

Alla seconda parte, ciao
Nico

PS. Aggiungo un'altra foto che è piaciuta molto anche al mio amico Ezio e che merita assolutamente di essere vista. Si tratta sempre di Bora Bora.