Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




venerdì 30 dicembre 2011

Omaggio a Victor Jara, cantautore operaio

Il grande Gaber diceva "Ebbene sì, lo ammetto, ci sono stato! Li ho visti anch'io gli Inti Illimani! Però non ho pianto!"...già, quando si parla di musica sudamericana, in particolare di musica cilena piacevolmente di parte, i mitici Inti Illimani sono i primi a venire in mente, insieme a Violeta Parra. Adoravo in modo particolare gli Inti da ragazzo, e le loro canzoni spesso uscivano dalle corde della mia chitarra, corde che quasi da sole cominciavano a vibrare più forte facendomi entusiasmare quando si cantava El pueblo unido! C'era però una canzone, inclusa in un album degli Inti, che piano piano è entrata dentro di me senza uscirne più. "Correle correle correla, por aqui por allì por allà"... è da più di trent'anni che canto fra me e me spesso questi versi di El Aparecido! L'ho volontariamente linkata dal sito Canzoni contro la guerra del mio amico Venturi, proprio per introdurre il personaggio con cui voglio fare a tutti gli auguri di buon anno! Aprendo il link del compagno Venturi...toh, chi spunta...non gli Inti Illimani, ma una bella fotografia del cantautore operaio della resistenza cilena. Il grande Victor Jara! Ho scoperto diversi anni fa che El Aparecido non era degli Inti Illimani, e allora ho voluto subito saperne di più di Jara, del quale avevo solo sentito parlare come desaparecido cileno (mi piace pensarlo così, ma ci sono anche altre versioni probabilmente più autorevoli e veritiere che lo vogliono prima torturato e poi dopo alcuni giorni ucciso a colpi di pistola dentro lo stadio di Santiago dai militari del regime appena insediatosi) a causa della salita al potere di quell'energumeno figlio di puttana, che non voglio nemmeno nominare, aiutato nel feroce intento nientedimeno che da un immeritato Nobel per la pace (che schifezza) e da un vergognoso presidente americano. Uno degli episodi più adatti per il vaffanculo, con la stessa energia con cui ne ha detti tanti ultimamente un mio omonimo che sicuramente leggerà! ;)

Piano piano ho cominciato ad ascoltare, lo raccontavo tempo fa al mio amico Ezio, tutto quello che si trovava in giro di Jara, e la scoperta di questo cantautore operaio, che anche quando parlava d'amore ci faceva entrare dentro il mondo del lavoro, mi ha letteralmente conquistato. E infatti una delle canzoni più famose è proprio Te recuerdo Amanda, che parla sì d'amore ma da un punto di vista operaio (la fabbrica, il proprio uomo che ci lavora, la sirena che richiama al lavoro, la morte).



Ne esiste anche una versione in italiano praticamente introvabile, alla cui pubblicazione ha contribuito anche Francesco Guccini che ne ha cantata una buona parte! Accanto a queste parole e melodia di assoluta bellezza, vorrei citare anche un'altra canzone di Jara, che ci dà esattamente quella sensazione, che già conosciamo in De Andrè, di uomo attento agli ultimi, ai più deboli. La canzone si chiama Luchin, piccola storia di un bimbo povero e malato che abita e gioca in una delle zone più disagiate di Santiago. Da brividi! E anche questa è stata reinterpretata dagli Inti Illimani.

Grazie anche a Daniele Sepe, Jara ora è un po' più conosciuto anche qui in Italia in seguito alla pubblicazione dell'album "Conosci Victor Jara?". Passai mesi ad avere nel mio stereo di casa e della macchina le canzoni più belle di Jara, fino a quando appunto l'anno scorso, dopo una chiacchierata con Ezio sulla bellezza di un personaggio di questa levatura, mi sono deciso a trovare tutta la discografia. Che ora fa tutta parte a pieno titolo del mio bagaglio musicale e culturale.

Chiudo per fare a tutti gli auguri di buon anno con quella che forse per me è la sua canzone più bella, scritta da Jara poco prima del tragico colpo di stato dell'11 settembre 1973, costato la vita a tanti innocenti fra cui lo stesso Jara e l'indimenticabile Salvator Alliende.



Manifiesto è praticamente un testamento, una spiegazione del perché secondo Victor si dovrebbe prendere una chitarra, del perché lui ha deciso di prenderla e cantare. Non certo per la sua bella voce, o tanto per farlo (come purtroppo oggi sempre più spesso accade, senza curare i testi), o per prendere premi. La sua chitarra, che ha del sentimento, non è certo per ricchi, ma per "impalcature"! Si dice che Jara avesse presagito quello che sarebbe accaduto nei mesi siccessivi, e questo manifesto assolutamente politico ne sarebbe stata la sua testimonianza.

Per fortuna nostra, nonostante il regime ce l'abbia messa tutta per far sì che di Victor Jara scomparisse non solo il cadavere, ma anche tutto il resto e non rimanesse nulla di "comunista" in giro, le sue canzoni ci sono arrivate tutte grazie a sua moglie Joan, di origine anglosassone, che ne ha depositato le registrazioni e i rarissimi video presso la sua ambasciata.

Si sono dovuti aspettare quasi 20 anni perché venisse riconosciuto ufficialmente il suo assassinio da parte dei militari del golpe. Altra vergogna da aggiungere, a posteriori, a tutto il resto. Voglio fare un ringraziamento particolare a Riccardo Venturi, il quale nel suo bellissimo sito Canzoni contro la guerra, che ho citato all'inizio, ospita parecchio materiale di Victor Jara. Ancora buon anno a tutti.

lunedì 19 dicembre 2011

Per forza adesso!

Probabilmente nell'ultima settimana dell'anno avrò finalmente un po' di tempo...come dicevo ai miei amici stasera, è da settembre che non mi sono fermato un attimo. Però...però questo breve saluto velocissimo lo devo fare per forza adesso...che sono le 3 di notte e sono a Parma...reduce però da una bellissima serata vicino al luogo della foto! :-)


Questo bellissimo posto si trova abbastanza lontano da Parma, dove sono dovuto venire per lavoro...si trova in Lombardia, sulle rive di un piccolo lago, quello di Varese. E' lì che avevamo appuntamento con Robydick, Zio Scriba e un altro fantastico giovanissimo personaggio che naturalmente entra anche lui a far parte dei miei "piedi dal vivo", come era già successo appunto prima con il nostro zionescribesco, poi con Robycinedick, poi con Sarah, con il mio omonimo Domenico, con il fumettista Zaghi! Il personaggio in questione è Gregputin! La prima cosa che pensi sentendolo parlare è "bene, un altro giovanissimo promettente"... non siamo soli! Ma insieme a tutto questo c'è stata una coincidenza straordinaria che ha completato la serata. Io arrivavo a Malpensa da Roma, ma anche la mia collega e amica Daniela arrivava a Malpensa più o meno allo stesso orario, ma da Madrid! Non ci vedevamo da un po'! E a volerla organizzare di proposito, non ci saremmo certo riusciti così bene!
Ringrazio davvero tutti per la bella serata, fatta di risate e di autentico affetto! L'abbraccio dello zione ne è la testimonianza più evidente! L'unico dispiacere è quello di essere andati via troppo presto (io dovevo farmi questi 200 chilometri fino a Parma). Come dicevamo con Mimmuzzo Baol tempo fa in aeroporto, è sempre bello questo fatto di passare in piedi dal vivo! Soprattutto per quello che ha portato a questo passaggio. E perché sai che di serate come questa ce ne saranno altre.
Buonanotte, a prestissimo

mercoledì 7 dicembre 2011

E il 7 di dicembre stava là...

...è nato un fiocco rosa sul portone...ma per fortuna non può dire di aver preso già il bidone, visto che ha trovato me :-) Eheh vedo la sua faccia in questo momento :)



...ti stringo forte a me e sento che mi batte forte il cuore...e' sempre così che succede tutte le volte che abbraccio Maria! Proprio come cantava il nostro caro Stefano, che era nato appunto lo stesso giorno di Maria, in questa sua bellissima canzone, che fa e farà sempre parte della nostra colonna sonora in qualsiasi IPOD o in qualsiasi CD di MP3, così come i primi tempi era dentro la cassetta C90 che passava più spesso in macchina. Sì, Stefano è stato uno dei nostri punti fermi, e l'emozione è stata doppia quando l'abbiamo conosciuto di persona, circa 10 anni fa in quel di Cantù, per un concerto organizzato dal nostro amico Andrea Parodi (mi ricordo che Alli ha recensito il suo bellissimo disco Chupadero, fatto in collaborazione con Bubola e con La Rocca)...sprizzava dolcezza da ogni parte del suo corpo, il nostro piccolo grande Stefano che ci manca tantissimo.

Le canzoni che ci hanno accompagnato sono tante, ci sono i suoi concittadini Edoardo Bennato e Pino Daniele, ci sono Bertoli, De André, Guccini, Branduardi, Rino Gaetano, e anche il mio martellamento con Lolli (per fortuna per lei piacevole, nonostante i chilometri di macchina a cui spesso l'ho sottoposta) ci ha portato ad avere anche una sua canzone nella nostra top-ten (Viaggio per l'esattezza...sentirla fare da lui per la prima volta a Ostia non ha avuto prezzo).

Ultimamente però c'è un'altra canzone che ci sta accompagnando spesso, e che io voglio dedicarle adesso per il suo compleanno. Una canzone che, sbagliando, avevamo tralasciato sia io che lei l'anno in cui uscì. Questa storia d'amore adolescenziale per la propria professoressa secondo noi è un vero capolavoro, per le parole sicuramente ma soprattutto per la musica, che soltanto un uomo straordinario come Ivan Graziani avrebbe potuto adattare così bene al testo.

...per respirare di nuovo la vita vissuta con te.....