Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




giovedì 9 dicembre 2010

Abortire l'America e poi guardarla con dolcezza

Come avrete sicuramente notato, non ho risposto a nessuno sul breve post in omaggio al grande Mario Monicelli. Ho voluto di proposito lasciare il post così com'è, con i vostri commenti che completavano il tutto, in silenzio.

Ci sono però alcuni spunti che mi avete dato, che meritano delle considerazioni aggiuntive! Per questo la cosa migliore da fare, per lasciare tutto intatto in quel post, era quella di scriverne uno nuovo.

Quello che mi ha fatto alla fine decidere di farlo è stato l'ultimo commento, quello dei grandi Alby e Ivonne, e della loro decisione di trasferirsi negli USA! Per questo voglio fare qui un omaggio anche a loro, appunto con la splendida canzone da cui ho tratto il titolo del post.



Vi auguro tutto il meglio cari piedi di blog, mi mancherete. Queste sono decisioni importanti e coraggiose, ma nello stesso tempo splendide! Anch'io, come sapete, ogni tanto un pensierino su Montpellier ce lo faccio :-) Come scrivevo da voi, chissà che l'anno prossimo non ci si riesca a vedere per davvero! Infatti stando a quello che so adesso, a febbraio dovrei andare alle Hawaii e in Polinesia, passando per Los Angeles...ad aprile invece dovrei andare vicino New York, in un paese che si chiama Poughkeepsie (uno dei laboratori storici dell'IBM)! Magari vi trasferite proprio vicino a dove dovrò andare! La mia e-mail ce l'avete nel caso :-) La scelta di Rimini, e della frase che ho scelto, non è stata casuale. Io ho avuto da sempre un rapporto di amore-odio nei confronti degli States! Odio per i tanti motivi che sappiamo, dall'inesistente stato sociale a, non ultima, la vergogna della pena di morte! Amore per altrettanti motivi, una certa musica per esempio o gli spazi sconfinati! Buon viaggio ragazzi!

E ora velocemente gli altri spunti sul post precedente! Il primo riguarda la scelta del film, Parenti serpenti che, come è venuto fuori con la maggior parte dei vostri commenti, è meno conosciuto di capolavori come, per esempio, La grande guerra! Anche quella di Parenti serpenti non è stata una scelta casuale. E' un film che ho rivisto più di 10 volte e in cui ho trovato un numero, appunto, di spunti molto elevato, ogni singola scena merita secondo me una considerazione a parte. Inoltre tutti gli attori, da Paolo Panelli a Alessandro Haber, da Cinzia Leone alla meravigliosa nonna Pia Velsi (l'unica attrice che è proprio di Sulmona), hanno regalato un'interpretazione immensa. Un secondo spunto forte su cui riflettere è quello di "nonno enio", abruzzese come me e come la stessa Pia Velsi, che commenta dicendo "ad avercelo un lavoro oggi! sono sempre meno quelli del posto fisso". Si apre qui un grosso baratro, quello verso cui stiamo andando! Emerge sempre di più il fatto che, vista la crisi, in tanti, troppi, comincino a considerare normale la perdita dei diritti acquisiti pur di mantenere il lavoro. Basti quardare quello che vorrebbe fare Marchionne, e le interviste ai vari lavoratori americani della Crysler! Per loro è normale ragionare così, visto che di diritti ne hanno sempre avuti pochi. Buttare al vento anni e anni di lotte mi fa venire i brividi solo a pensarci. Bisognerebbe far sì che i datori di lavoro la smettano di nascondersi dietro questa crisi per non rinunciare a nulla loro, facendo invece pagare tutto ai lavoratori con il beneplacito dell'opinione comune che, purtroppo, si sta formando. Un abbraccio a tutti e.....sempre grandissimo Mario!

28 commenti:

  1. ci vuole coraggio e forza per ogni volo, soprattutto il primo, e questo quando è verso nuove terre è senz'altro un primo volo!
    Che bel titolo che hai scritto! mi piace tanto, così come la sensazione di negare un dolore o un'evidenza, urlare contro un figlio delinquente e poi abbracciarlo e stringerlo a sé, confessandogli un amore sconfinato! Bello Nico, bello. Ovunque andranno i piedi nostri, saranno sempre cittadini del mondo! ****

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  2. Grazie Milena, qualsiasi cosa io legga che sia stata scritta da te è un'emozione. Che sia un tuo post o un tuo commento. Anche a me quella frase piace, e molto! E tu ne hai colto perfettamente il senso. Ho vissuto anch'io la sensazione che scrivi, stando sempre accanto alla persona che l'ha vissuta in prima persona con il mio affetto. Forse anche per questo sono molto affezionato a Rimini! Visto che siamo in tema, ne approfitto per farti leggere questa recensione, mi fa piacere condividerla. Un bacio, ciao

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  3. Se il lavoro dev'essere schiavitù e lavhorror preferirei morire di fame, anche se mi rendo conto che io posso decidere solo per me, mentre per chi ha figli è tutto molto ma molto più complicato. Anch'io ho un rapporto con l'America simile al tuo, ci sono cose che trovo vergognose, ma per letteratura musica e cinema se gli States non ci fossero saremmo tutti più poveri, anzi miseri, anzi pezzenti. Concordo anche sul fatto che Parenti serpenti è un capolavoro che mette i brividi.
    Ciao caro amico, e se ti trasferirai in Francia, mi raccomando, guardati intorno, se salta fuori un monolacale-mansarda per scrittore eremita magari...
    Un abbraccio Enorme! Ciao!

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  4. Rimini. Estate 2009 interpretata da Bubola in un omaggio a Faber nell'anfiteatro romano di Luni. Ti sarebbe piaciuto!

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  5. Post splendido, che richiama alla memoraira troppe cose...uno spunto solo sul lavoro: vista l'attuale crisi, lavorare tutti, lavorare meno non dovrebbe essere solo uno splendido slogan, ma programma del governo mondiale. Perchè nessuno lo dice più?
    p.s. Bubola è un grande e anche un amico.

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  6. Su Mario Monicelli mi sono astenuto sia di scrivere sia (finanche) di pensare. Per pudore, credo. Ma lasciando da parte modo come e perché - che attengono solo a lui - non nego che mi piacerebbe fare quattro chiacchiere con "l'uomo di scienza" capace di convincere un novantacinquenne a sottoporsi alla "cura" tanto unica quanto onnipotente, perché se non ti curi rischi magari pure di morire.
    Non si muore perché ci si ammala, ci si ammala perché in ogni caso ci tocca morire.

    Per quanto riguarda il lavoro, invece, posso solo constatare quelli che sono gli attuali rapporti di forza, che più che suggerire affermano che il lavoro uccide, sempre! Uccide quando ce l'hai perché sottrae e consuma il tuo tempo, uccide quando lo perdi perché non ti puoi permettere di consumare... altro che il tuo tempo.
    Forse ha ragione Silvano Agosti quando dice che lavorare è mostruoso, perché il lavoro ruba la vita agli esseri umani in cambio di cibo, letto e un involucro di lamiera con quattro ruote; e -aggiunge - quello che è orrendo in questa cultura è che leccare il pavimento (ovvero lavorare) è diventata addirittura un’aspirazione.

    Aggiungo solo che la parola lavoro, da sola, altro non fa che creare confusione, nel senso che a questa parola ci si riferisce sia indicando la produzione per ciò che riguarda i bisogni primari sia alla produzione per il mercato, attraverso il quale il capitalismo divide le persone in classi.
    Un abbraccio

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  7. Ha sviluppato molte considerazioni, tutte condivisibili.

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  8. certo che ti terrò presente zio nel caso dovessi trasferirmi a montpellier, città come sai a misura d'uomo e quindi anche di scrittore :) per il resto, non è un caso che siamo sempre in sintonia!

    sì sara, mi sarebbe piaciuto sicuramente! bubola è molto bravo e ha scritto alcune delle cose secondo me più egregie dell'opera di faber! ora forse lo sai ha collaborato con uno splendido album di alcuni miei amici (andrea parodi da cantù per esempio), che l'alligatore ha recensito tempo fa. un disco che merita molto e ricalca molto quella certa canzone americana di cui ho parlato.

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  9. grazie per il bel commento alli! come dicevo a sara, mi piacque molto la tua recensione di chupadero, l'album dei miei amici andrea parodi e massimiliano larocca, che bubola ha contribuito a creare. storie di banditi, che affascinano! diciamo un sergio leone in musica :)

    ciao adriano! nel ringraziarti ti volevo dire che ho cominciato a leggere il tuo blog più assiduamente, e mi piacciono molto i tuoi post sulle città :)

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  10. caro ezio, il piede dal vivo che attualmente sento più vicino. so bene quanto ti costa fare considerazioni sulla memoria di persone grandi, anche con il nostro faber hai sempre preferito il silenzio, e così per monicelli. per questo ti ringrazio il doppio! questa nostra piccola divergenza (come sai a me piace che se ne parli) credo che serva anche per unirci, per compensarci.
    condivisibile quanto dici sia sull'uomo di scienza, sia sul lavoro, visione purtroppo utopistica, ma nello stesso tempo che descrive la realtà cruda per com'è.
    sabato sera riprenderemo il discorso qui a cena da noi, davanti a un buon piatto caldo insieme a un buon bicchiere di vino.
    a sabato amico mio :)

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  11. Bellissime le parole di Ezio, e ancor più quelle di Agosti che cita. Ho intuito subito che doveva per forza essere un tuo grande amico, uno che viene a cena da te... Quando le vedi sabato, salutamelo!
    Quando penso che ci sono persone che se non possono "leccare il pavimento" si suicidano, non perché gli manchi da mangiare e da dormire ma per il presunto "disonore" conformista insito nel non poter leccare il pavimento (e che pur di poterlo leccare al posto di un altro sono disposti a tutto, anche a rinunciare a diritti fondamentali per l'umana dignità e salute), mi vengono i brividi.

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  12. Bellissima rece… e subito per il compleanno di RobyDick ho dedicato a lui e a tutti coloro che hanno la passione per questo cantante la canzone 'La Fine del Cinema muto'. Grazie, grazie!

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  13. si partire e lasciare tutto è davvero una bella sfida, un'avventura, un salto o un volo... guardando la condizione del paese si capisce, io non ce la farei, lo diciamo spesso bisognerebbe andarsene ma non ce la farei insomma voglio dire perchè se ne deve andare la gente perBene e non invece i mafiosi, gli affaristi, i lobbisti, i corrotti e i corruttori perch?!??!
    un saluto nico

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  14. Mio padre diceva sempre ad Alby : 'se vuoi vivere e lavorare laggiù... o hai la green card, o hai parenti stretti che sono statunitensi, o hai uno sponsor che ti richiede per lavorare. Questo è quasi impossibile perche' dovresti essere un mezzo genio, e il tuo sponsor dovrebbe inoltre provare che un americano non puo' fare il lavoro che offrirebbe a te, e oltre a quello dovrebbe sobbarcarsi di scartoffie, tasse da pagare eccetera, da far passare la voglia a chiunque... Oppure ti sposi un cittadina statunitense. Ma hai scelto una francese... Non ci sono altre vie.'
    Hai mai visto un comunista che va a dirigere una piccola casa editrice americana? No. Mio fratello è un pazzo. Totalmente.
    ____
    Ieri si cantava di lotta e d’ideale, questo era il ruolo dei cantautori.Oggi boh?
    La forza di Faber: il grido costante di un uomo che, per la vita, ha cercato con forza il proprio riscatto nel dare attraverso le sue canzoni a ogni uomo la dignità perduta.

    PS: risposta al tuo viaggio. Loro vivranno a Chicago. Si potrà fare? vedremo. Fai sapere quando parti.
    PS2: ciao compagno. De Andrè disse: an(Alby & Ivonne)

    Giovanna

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  15. De Andrè disse: anche Cristo era comunista.

    scusa non sono pratica di blog.

    Giovanna

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  16. bellissimo post, Nico.
    Come non condividere le tue considerazioni..
    E ogni volta che riascolto De Andrè è un'emozione.
    grazie, Nico, per tutto quello che scrivi.
    g

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  17. Grazie a te per la citazione del cd Chupadero, della Barnetti Blues Band, un progetto che spero proponga altre cose. Bubola, Andrea Parodi, Massimiliano Larocca e Jono Manson hanno creato qualcosa di originale. Detesto le classifiche, ma questa è stata per me una delle migliori uscite del 2010.
    PAROLA DI VERIFICA: CHIAPPER

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  18. carissimo zio, la cena è stata molto bella, oltre ezio e sua moglie c'era anche il mio amico sebastiano, con cui si è parlato di agosti e del suo pensiero. credo che ci saresti stato bene anche tu insieme a noi. ieri sera invece eravamo tutti i "cenaiuoli" a sentire lolli in uno storico locale anarchico di roma! forse ci faccio un post nei prossimi giorni :-)

    ueh petrolio, ma la dedica a robydick dove sta? l'ho cercata ma non li ho trovata :-)

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  19. dici bene ernest, sono altri quelli che se ne dovrebbero andare! però non sempre si decide di andarsene solo per ragioni politiche, anche se la voglia sarebbe tanta di mandare tutti a quel paese, vero giovanna?

    credo che questa per un "comunista" come alby sia una grossa opportunità che arriva una sola volta nella vita, per cui è stato un grande a non lasciarsela scappare, e lo stesso vale per ivonne che ha dimostrato di amare suo marito incondizionatamente! vi voglio bene compagni!

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  20. grazie a te giovanna per avere la voglia di stare qui con me! anche tu per me sei una delle più belle mie belle scoperte "blogghiste" degli ultimi mesi :-)

    sì alli, non c'è nulla da ringraziare, anche per me chupadero è un gran lavoro, segno della giusta maturità del mio amico andrea parodi, uno che quando abitavo a milano "cenava a casa mia" (bella l'immagine dello zio). ma anche per larocca, che ho conosciuto dopo. canzoni come "dove corrono i cavalli" o "passator cortese" sono da incorniciare! ma tutto l'album è spettacolare. grazie a te quindi :)

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  21. ora scappo davvero, ho il volo per milano (ma rientro in giornata, se no robidick dove scappava senza che lo beccassi?)...ma ho ancora le note di lolli nelle orecchie, del bel concerto di ieri sera iniziato, come si poteva immaginare in uno storico locale anarchico di roma (la locanda atlantide, con sottoscrizione alla rivista anarchica umanità nova), zona san lorenzo, con "la ballata del pinelli". penso proprio che seguirà post nei prossimi giorni :-) ciao a tutti!

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  22. e non vogliamo dedicare una parola al disturbatore della serata?

    Enrica

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  23. Caro Nico(ne), le cene a casa tua (anzi, vostra) sono state sempre molto belle, e credo che saranno altrettanto belle anche quelle future... ;-)
    Sul concerto di Lolli, invece, confermo l'impressione che ho avuto ieri sera, che è uguale a quella avuta qualche anno fa durante un altro concerto avvenuto all'interno di un parco romano: recita, ed è bravissimo ad incantare recitando... Quello che veramente mi ha stupito, ben più della loquacità di Lolli, sono state la chitarra e le mani di Paolo Capodacqua: divine!
    Un abbraccio

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  24. Che bel post... e poi De Andrè, poesia allo stato puro. Partire è un grande atto di coraggio, all'inizio suppongo tolga il fiato e forza ai reni. Ma dopo? Dopo cosa accade? Del resto siamo uomini ovunque andiamo. Un saluto

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  25. Mi hai fatto scoprire che la famigliola se ne va dall'Italia, non lo avevo capito :(

    Grazie per De Andrè, sempre grazie per De Andrè...

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  26. E sì, Ezio caro, Capodacqua con la sua chitarra è qualcosa di straordinario! Soprattutto, come dice Maria, quando attacca la parte finale di Zingari! Ho in mente da giorni di scrivere di quel concerto, ma non sono ancora stato nello stato d'animo adatto per farlo!

    Grazie per gli apprezzamenti Maraptica! E poi anche tu abruzzese come me :-) Giuste le tue considerazioni! Partire è sempre bello secondo me, ma anche il restare a lungo nel posto in cui si è andati potrebbe rivelarsi importante. Se lo si sente, bisogna provarci! :-)

    E già Baol, come certamente avrai visto i ragazzuoli son già a Chicago! Però son già tornati a deliziarci! :-) E sarà bello sentirli parlare da lì delle loro nuove esperienze!

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  27. Ciao, Nico. Si sarebbe superficiale liquidare l'America con poche parole. Sei una persona "densa", mi piace leggerti. Anche su parenti serpenti ti do ragione, è uno dei "miei" film, ogni singola scena è un grumo di attaccamento e frustrazione verso la famiglia. Intanto ti lascio un saluto, stamattina sono in coma, attendo le vacanze come acqua nel deserto.... Un bacio

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