Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




sabato 16 maggio 2009

Indignazione


Ho sentito ieri mattina un'intervista a due splendidi personaggi. Queste due voci, grazie al cielo così potenti adatte per il vaffanculo, fra le varie denunce hanno tirato fuori la "provocazione", come è stata chiamata a posteriori dai compari del ragazzetto che l'ha tirara fuori (esemplare suino pericolosissimo per l'uomo, come l'ha superbamente definito un mio caro amico), di dotare la metropolitana di Milano di carrozze solo per i milanesi. Proposta corretta poi, senza alcuna vergogna, in "meglio carrozze solo per extracomunitari". Insomma, gente che meriterebbe solo di essere espulsa dalle istituzioni e che continua invece ad occuparne indegnamente una poltrona.
Dario Fo e Franca Rame hanno raccolto la "provocazione" (razzismo? ma figuriamoci, si tratta solo di un piccolo scherzo, una piccola provocazione che lascia il tempo che trova) rilanciando con una controproposta, che solo clown come loro potevano fare, quella di tingersi la faccia di nero e andare in giro per le tre linee della metropolitana a sedersi nelle carrozze riservate ai milanesi, osservando le varie reazioni della gente anche semplicemente dall'espressione della faccia.
Il viso di Dario Fo era coperto da un velo di tristezza, mista a indignazione, mentre diceva di vergognarsi di vivere in questa nazione rappresentata da simili personaggi, che per nulla rispettavano la storia, quella storia che ci ha voluto accolti in tanti posti all'estero quando ne avevamo bisogno. E' vero, non sono mancate nemmeno allora manifestazioni di intolleranza, ma mai si era visto questo scempio a larga maggioranza di respingere a spada tratta, vantandosene pure in modo sprezzante, gente bisognosa che non ha un posto dove andare, che chiede solo una vita migliore essendo disposta ai sacrifici più duri. Sacrifici di cui anche noi abbiamo bisogno, per esempio quando un nostro congiunto sta male o diventa non più autosufficiente. Sicuramente questa gentaglia, intrisa di egoismo in tutte le parti del corpo, non si è ancora trovata in situazioni di questo genere.
Tutto questo clima di terrore e di paura nei confronti del diverso, che stanno inculcando nel cuore delle persone attraverso quella stampa e quelle televisioni "comuniste" (va beh, hanno ammesso che Fede è un'eccezione...ma almeno un TG glie lo vogliamo lasciare?), ha portato a quello che è successo a Ponte Galeria, alle porte di Roma, dove una giovane donna si è suicidata (ma forse dovrei dire omicidiata) per paura di essere rimpatriata. Ma non credo che qualcuno verrà arrestato per questo, nè prenderà la responsabilità di un simile omicidio, e nemmeno se ne vergognerà (almeno quello).
Dario Fo e Franca Rame esprimono perfettamente tutti i miei sentimenti, e li ringrazio del fatto di usare per bene le loro voci potenti.
Nico

1 commento:

  1. Il problema è che le parole di matteo salvini paiono amplificate dal caminetto elettronico e dalla carta igienica usata venduta nelle edicole. Per quanto mi riguarda, e di per sé, le ritengo... solo grugniti. Senza offesa per il suono emesso dai poveri maiali destinati ad una sorta di non vita. Ne abbiamo già parlato e magari ne parleremo ancora domani davanti ad una buona bistecca. Anche la provocazione te l'ho lanciata a voce: sono tra coloro che caccerebbe tutti (proprio tutti, tranne gli americani) gli extracomunitari per un paio di settimane almeno dall'italica terra, per poi sedersi e gustarsi il risultato, ridendo magari a crepapelle. Gli è che mi hanno insegnato a guardare l'uomo completamente spogliato, non solo dei vestiti ma anche e soprattutto della posizione gerarchica che occupa nella società e del conto in banca che lo copre fino a soffocarlo, senza con ciò riuscire a sopprimerlo, e disgraziatamente mi appaiono esseri assai diversi fra loro ma pur sempre uno uguale all'altro. Così con tutti mi comporto nello stesso modo, infischiandomene del vestito del ruolo e del conto.

    buonavita
    ezio

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