Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




mercoledì 17 dicembre 2014

I can't breathe

Questa frase, Non posso respirare!, è risuonata moltissimo come simbolo delle manifestazioni statunitensi contro il grilletto facile della polizia nei confronti delle persone di colore, gli afroamericani, che rappresentano una grossa fetta della popolazione degli Stati Uniti. Non è una novità che gli americani abbiano il grilletto facile, come si può vedere da una vignetta che vi ripropongo e che è spesso girata sui social network, a ragion veduta direi.


Una vignetta che era stata creata come al solito per sparlare degli italiani, visto anche il titolo che era "International problem solving techniques", cosa in effetti pure vera, ma che secondo me evidenzia come sia forse peggiore il metodo di risoluzione dei problemi statunitense.

Non voglio star qui a raccontare delle manifestazioni, basta leggere tutto ciò che è stato riportato dai vari quotidiani, ma di come le ho vissute io, cioè bene, molto bene! Gli USA hanno tante contraddizioni di cui ho spesso scritto anche qui, fra cui la pena di morte che resiste vergognosamente in parecchi stati e non ultima la storia di Sacco e Vanzetti che a volte sembra non avere insegnato nulla, ma anche tante cose belle di cui ho pure parlato, come certi paesaggi o come la musica e i personaggi che ci ha lasciato, molti dei quali appunto afroamericani. E una di queste cose belle è la mobilitazione di massa che, quando occorre, gli statunitensi sanno fare per davvero! In questo caso confesso di aver sottovalutato il popolo nordamericano, non me lo aspettavo che si sarebbero mobilitati finalmente per una situazione come questa di una gravità inaudita, viste le ancora presenti frange di razzismo, non solo fisico ma soprattutto mentale, che attraversano tutti gli stati. Bello vedere ogni genere di persone partecipare a queste manifestazioni in tante città americane. E davanti a questo fenomeno, le ingiustificate proteste della polizia newyorkese nei confronti del sindaco non fanno altro che aumentare il valore di quanto è successo! L'ennesimo fratello afroamericano, barbaramente ammazzato di recente pur essendo disarmato, non poteva meritare soddisfazione più grande.

18 commenti:

  1. Anch'io come te e come tanti penso che la violenza sia la merda del mondo. Anche se poi si pone il problema di come eliminare le merde davvero pericolose e violente. Eliminarle con la violenza è (sembra?) un tremendo paradosso, ma in qualche modo bisognerebbe pur fare. Se si fosse riusciti a intercettare il fanatico assassino di tutti quei poveri bravi ragazzi in Norvegia, forse in quel caso la soluzione americana sarebbe stata la migliore. E quel pazzo disgraziato in Australia, già accusato di ben 40 aggressioni sessuali, forse era il caso di levarlo dalla società con le buone o con le cattive.
    Ma il vero, orribile problema è sempre lo stesso: ovunque nel mondo si è deboli coi forti (i terroristi) e forti coi deboli (l'immigrato anarchico, il pellerossa, il poveraccio afroamericano...) Perché è più comodo e meno pericoloso...

    RispondiElimina
  2. Sai cosa penso (in genere) della razza umana, non ne sogno l'estinzione grazie a pochi, magnifici, esemplari (siamo pur sempre animali). In questo caso parlerei di abuso di potere, una cosa vecchia "come il cucco", dettata dall'arroganza e dalla presunzione di poter prevalere su di un tuo simile (fino ad ammazzarlo in questo caso). Ci vuole una ribellione di massa globale perchè potremmo essere tutti ipotetici uomini di colore nati in una parte del mondo dove certi problemi, haimè, sono più visibili. Un abbraccio Nico, ce la facciamo si a fare un brindisi io te e Maria :)

    RispondiElimina
  3. Sicuramente gli americani, negli ultimi anni, hanno mostrato una reattività maggiore allo schifo della globalizzazione, e manifestazioni come queste lo stanno a dimostrare. La vignetta è per loro vera, perchè da sempre i loro politici, preferiscono sparare e poi parlare, anche perché per loro gli affari vengono prima, e la guerra è uno dei più loro grandi affari. L'impostazione della vingetta è anglosassone, tesa a dimostrare che noi sudeuropei siamo pigri e fannulloni (cosa falsa, ma il discorso sarebbe lungo...).

    RispondiElimina
  4. Non hanno perso la capacità di arrabbiarsi e mobilitarsi; visti da un "qui" stanco e disincantato, possono essere ancora un'avanguardia

    RispondiElimina
  5. Caro @zione, condivido quasi in toto il tuo commento, soprattutto la parte finale del fatto di essere forti con i deboli e deboli con i forti! Questa è sicuramente una delle nostre piaghe attuali. Proprio ieri con mia sorella e mio cognato parlavamo dell'episodio norvegese, che effettivamente può creare qualche dubbio, che però non elimina come si diceva ieri il problema della certezza di colpevolezza, che difficilmente può esserci. Sono convinto che la maggior parte delle condanne a morte sia avvenuta nei confronti di persone innocenti dichiarate colpevoli. Maria parlava di un film, che devo cercare perché me lo voglio vedere (qui se ci fosse ancora il nostro buon Robydick sarebbe una domanda per lui), improntato sul dimostrare che si può condannare a morte con certezza di colpevolezza, ma avendo poi preso un abbaglio!

    RispondiElimina
  6. Sono pienamente d'accordo con quanto scrivi @Sarah, a volte mi sembra che non ci sia via d'uscita a questo schifo imperante basato sul potere e sulla prevaricazione, cose che generano odio come vuol sottolineare anche @Berica con il suo ultimo post. La ribellione di massa globale fa parte sempre di uno di quei sogni che potrebbe risolvere tante cose, ed è anche per questo che vedere questo tipo di manifestazioni dà ancora qualche tenue speranza. Ieri non c'eri ancora a Popoli quando noi siamo ripartiti per Roma, ma non possiamo certo scoraggiarci per così poco! Goditi in pieno queste vacanze Saretta, un abbraccio :)

    RispondiElimina
  7. Caro @Diego, le tue considerazioni sulla guerra intesa some business mi trovano maledettamente d'accordo, nonostante generino una grossa impotenza. Hai ragione sul fatto che la vignetta non l'ho messa a caso, nonostante l'intenzione anglosassone fosse tutt'altra...e il discorso come dici tu sarebbe troppo lungo! Come scrivevo prima e come tu stesso hai sottolineato, queste manifestazioni dimostrano che non è comunque così scontata la direzione verso cui sta andando il mondo, e mi auguro tanto che ci possa essere qualche possibilità di salvarsi.

    E infatti @Berica, fa bene al cuore come tu dici vedere che la capacità di mobilitarsi non sia ancora sparita, nonostante lo spettro della globalizzazione di cui parla Diego. Il risorgere di questi fenomeni visti dall'Europa acquistano sicuramente un gran valore.

    RispondiElimina
  8. Per le manifestazioni di massa gli americani non li batte nessuno Nico mio!|
    Mi son permessa di leggere la tua recensione su Lolli e la solitudine e sono rimasta senza parole!
    Straordinaria , mi hai fatto un grande regalo...
    Ti stringo forte!

    RispondiElimina
  9. Maria ha ragione, e infatti io alla pena di morte sarò sempre contrario, sempre e comunque. Sia per il fatto che viene sempre usata contro i poveracci e mai contro i veri porci che possono permettersi cento avvocati-squali, sia per il fatto che la certezza di una colpevolezza non si può avere quasi mai (basti pensare al maledetto dna che invece di semplificare le cose le complica, perché basta che tu sia andato a pisciare in un posto in cui una settimana dopo ammazzano qualcuno che il tuo dannato dna è ancora lì...)
    Ma a proposito di Maria: salutala e abbracciala per me!! :)

    RispondiElimina
  10. Tu sei sempre da sottoscrivere, amico mio, aldilà di tutte le parole che si possono dire, o scrivere. L'uomo prevarica l'uomo che si parli di differenze di colore o di umano contro umano, quindi non parliamo di ribellarci se poi, noi, accettiamo di peggio.

    RispondiElimina
  11. Un abbraccio a te e Maria e un grazie per i commenti squisiti che lasci nel mio blog, sono tra i più graditi.
    Buon Anno 2015!!!
    Cristiana

    RispondiElimina
  12. tristemente vero, approfitto per farti un augurio per un anno meraviglioso, hai visto le foto della neve sullo Stretto!??!

    RispondiElimina
  13. Grazie @Nellina, ogni apprezzamento proveniente da te lo vivo sempre con emozione!

    Caro @Nicola, condivido in pieno quello che dici, il DNA è stata una rivoluzione, ma spesso ha rappresentato un danno se manipolato da gente senza scrupoli, e ti ho salutato Maria che ricambia con affetto...ha detto fra l'altro che vuole cercarti la fidanzata qui a Roma ahahah :-)

    RispondiElimina
  14. Caro @Omonimo, questi sì che sono complimenti pesanti, per cui grazie! Il fatto di accettare sempre di peggio è un qualcosa che mi ha sempre provocato angoscia...

    @Cristiana grazie a te, è sempre un piacere entrare a leggere quello che scrivi, sai che mi piace molto la tua ironia :)

    RispondiElimina
  15. Caro @Fabio, la neve sul nostro Stretto è suggestiva, soprattutto perché è una rarità capace di rendere anche ulteriore giustizia al panorama che abbiamo. Buon anno anche a te un abbraccio

    RispondiElimina
  16. Leggendo il post ho pensato fosse recente e la data di pubblicazione sbagliata. Posso dire che quella vignetta l'ho vista già parecchio tempo fa ma dopo la data del 17 dicembre 2014. Devo dire che hai pienamente ragione: negli States l'uso indiscriminato delle armi da fuoco è ormai un dato di fatto molto più accentuato negli ultimi tempi, speriamo che con la cacciata di Trump la situazione migliori. Anche in Italia, negli ultimi anni, da quando si fa politica sui social, ho notato una maggior cattiveria, zero rispetto e maleducazione di moltissime persone che si sentono superiori e, soprattutto, tendono a voler somigliare a certi politicanti e pseudo giornalai da 4 soldi. Senza contare poi i vari populisti "VIP", seguitissimi dal popolino, che si permettono di pontificare con fake e minchiate in ogni momento forviando la realtà e istigando alla pratica dell'haterismo.

    RispondiElimina
  17. Grazie di cuore @Ilenia di questo bellissimo commento, è un onore averlo ricevuto da una ragazza estremamente colta rispetto alla sua età, una ragazza con la testa sulle spalle che non ci pensa due volte a schierarsi! È dei giovani come te che abbiamo davvero tanto bisogno! È vero, questo post è ancora molto attuale e poteva essere tranquillamente scritto dopo i tragici fatti di Minneapolis ai danni del povero Floyd. Sono rimasto anche piacevolmente sorpreso da quello che hai scritto dopo, quello che tu dici di questo clima di odio e falsi politicanti sui social è purtroppo la durissima realtà. Ti farò leggere qualcos’altro di mio su questo argomento. Grazie ancora ragazza, sei speciale!

    RispondiElimina