Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




martedì 21 settembre 2010

Dai caruggi alle dita di Volterra

Scusate se inizio questo post pensando al mio precedente, ma vi assicuro che l'avere portato la mia Maria a scrivere per la prima volta un commento su un mio post mi ha commosso da morire, completando in modo splendido le emozioni che già tutti voi mi avete fatto provare con le cose che mi avete scritto. Ora che anche Maria ha scritto qualcosa, e nel modo in cui lo ha fatto, posso permettermi di scrivere di tutto su Lolli :-)

Scherzi a parte, come avrete già abbondantemente capito, le mie passioni musicali non si limitano solo a Lolli, al mio dolce amico Claudio. Ci sono altri dolci personaggi per i quali nutro un affetto smisurato. Uno di questi è stato l'ispiratore iniziale dell'intenso scorso weekend che ho passato con Maria e con i nostri amici del cuore Paola e Ezio.



Fabrizio chiude questa toccante premessa a "La città vecchia" (premessa facilmente adattabile al nostro attuale "bel paese") dicendo che non ha verità assolute da regalare e va già troppo bene se riesce a darci qualche emozione. Altro che se ce ne ha date!

Allora, sveglia alle 5 sabato mattina, si passa a prendere Paola e Ezio e via verso Genova, con una breve sosta nel bellissimo borgo situato appena sotto l'Argentario, quel paesino di Ansedonia, dove da tempo volevo portare Maria, e che ha un fascino incredibile. Dopo in totale quasi 6 ore di macchina, usciamo dal pittoresco svincolo di Nervi, con le sue casette colorate a picco, e ci dirigiamo verso la città vecchia. Un pranzo tipico genovese in un locale situato in uno dei tanti caruggi in piena città vecchia, un salone cantina con tanti libri attorno, grazie a un gruppo di amici che ha organizzato questa rimpatriata. A seguire passeggiata per la città vecchia con la solita pioggia che ha caratterizzato parecchie delle mie venute a Genova anche per lavoro. Ma anche con in mente Fabrizio e la sua "genovesità", che ha trasmesso a tutte le persone che lo hanno amato. Un forte abbraccio non privo di commozione agli altri amici, e ci rimettiamo in macchina noi quattro, passando per la Creuza de ma' del quartiere Boccadasse, che per me è splendido, ma senza scendere, bastava vedere tutto il lungomare e sentirne l'odore.

La tappa successiva è stata un agriturismo, precisamente a Orciano Pisano, quasi un agriturismo d'altri tempi, con tutta roba genuina a cominciare dal latte prodotto, alle marmellate, al farro, e a tanti piccoli particolari raccontati dal proprietario, un personaggio che ama ciò che fa e per il quale il profitto non è il primo dei pensieri. Da lì la cena toscana ricca e molto curata nei particolari. Una cosa simpatica anche uno dei simboli del posto, subito notato da Ezio nell'opuscolo presente in camera, una falce con una spiga di grano sopra, molto simile a una falce e martello! Insomma, per dirla alla toscana, si era a casa!

Dopo una colazione coi fiocchi, non ci siamo fatti mancare nulla! Vicino a Orciano Pisano c'è Casciana Terme, per cui...3 ore e mezzo di piscina termale senza mai uscire dall'acqua! Alla fine eravamo distrutti ma felici! E poi, visto che erano quasi le 5 del pomeriggio e per tornare a Roma ci volevano quasi 4 ore, abbiamo pensato bene di...che credevate...di fare un giro per vedere un'altra perla della Toscana, Volterra, che dista da Casciana poco più di 30 chilometri! Lo confesso, quando abbiamo deciso questa cosa ho subito pensato a Lolli!!! Che c'entra, direte voi! C'entra! Infatti durante i concerti, dei quali avete avuto qualche assaggino, prima di cantare "Dita" racconta di averla pensata con Paolo in uno dei loro viaggi in Italia, appunto a Volterra! Una caratteristica di questa cittadina è quella di avere sempre delle nuvolette particolari attorno (domenica ce n'era una a forma di montagna)...Claudio e Paolo arrivando a Volterra per un loro concerto videro quel giorno delle nuvolette a forma di mano, con delle dita lunghe e quasi perfette. Da lì la canzone Dita, molto bella e rilassante! Ebbene sì, anche Lolli ha fatto una canzone ottimista :-) Volterra ci è piaciuta talmente tanto, che approfittando della fame (non si era pranzato, visto il po' po' di colazione che si era fatta) abbiamo deciso di fermarci a mangiare, per una tipica cena toscana con, fra l'altro, crostini e farro!

Ci sono volute quasi quattro ore per arrivare a casa intorno all'una e mezzo di notte, letteralmente avvolti dalla stanchezza, ma le emozioni che abbiamo vissuto in questo intenso week end non ce le scorderemo di sicuro e resteranno qualcosa...come dice Nicola, da incorniciare!

Un abbraccio a tutti, Nico

12 commenti:

  1. Caro Nico un abbraccio a te
    mi hai fatto viaggiare nella mia Genova
    tra le note di faber

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  2. Grazie per le belle parole, Nico. Aggiungo solo che a quel concerto ero presente e che alla fine me ne sono andato senza stringergli la mano. Lo farò in un'altra occasione, mi sono detto...
    Paola è ancora incazzata perché ho trascinato via anche lei...

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  3. che belli i ricordi delle emozioni di un viaggio...riuscire a trasmetterli poi....bravo Nicuzzo..:D

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  4. uèèèèèèè ma che bei suggerimenti! son colpevole non ho mai visto Genova! Son stata in Liguria ma nell'affascinante e contrastante città cantata da uno dei miei cantautori italiani no, quindi grazie!

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  5. La prima volta in cui ho visto Genova non mi ha fatto una grande impressione. Mi è sembrata chiusa, soffocante. Un paio d'anni dopo ci sono tornato, e mi è sembrato di sentire nelle orecchie la voce di Faber che me la raccontava. Ed è stato colpo di fulmine.

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  6. di Volterra (e San Gimignano) ho il ricordo di una bellissima giornata ai tempi dell'infanzia... Mi hai fatto venir voglia di tornarci...
    Certo che, ripensando a Lolli, avercene di fans appassionati e affezionati come te! E questo mi fa sentire come un grande privilegio averti fra i lettori ed estimatori non solo del mio blog, ma addirittura, come hai detto l'altro giorno, dei miei commenti sui blog altrui!
    Un abbraccio, caro amico.

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  7. ernest caro, la tua genova è e sarà sempre dentro di me, è inevitabile! è stata una delle città che ho conosciuto più tardi, ma dalla quale non mi sono più staccato.

    chichetta, sei sempre molto cara, grazie delgli apprezzamenti che mi fai sia qui, sia, capisc' a'mme, in altri blog (concetto rubato clamorosamente allo zio eheh)

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  8. grazie a te e paola, mio caro amico piede ezio :-) visto che non l'avevo sottolineato prima, riparo subito e lo faccio ora...ci tocca inventarci le prossime volte come rallentare il tempo durante i nostri momenti in compagnia e amicizia!

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  9. ciao milena :-) ti do assolutamente ragione, una persona così vera, e bella dentro secondo me, come lo sei tu, non può non avere visto genova! spero che tu possa al più presto "coprire questo gap" (ogni tanto qualche vezzo informatico concedetemelo) nel modo migliore, che anche secondo me, come ha scritto molto bene alessandro (bello e azzeccato il tuo commento, grazie), è proprio quello di farsela raccontare da fabrizio.

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  10. a te, nicola (voglio chiamarti così ora perché così sento di fare), voglio ricambiare subito il tuo abbraccio affettuoso e dirti che sei riuscito, in poche righe, a farmi venire tre secondi di pelle d'oca...sono emozioni forti anche queste, caro nicola, caro piede di blog che spero un giorno di potere incontrare veramente dal vivo! tanto a milano ci ricapito di sicuro :-)

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  11. Ho scoperto il Faber molto tardi, grazie a mio marito. Mi ha emozionato poter stare a Genova da sola lo scorso anno, che era quello del decennale della sua scomparsa, godermi i suoi vicoli, mi sembrava che tutto parlasse di lui.
    Nico però sei passato anche dai miei domini!

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  12. e già sara, ci siamo passati per i tuoi domini ma solo in autostrada :-) però le 5 terre restano una delle prossime mete fisse!

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