Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




venerdì 5 agosto 2016

Quando è ora

La prima volta che ho sentito questa canzone di Maria Devigili ne sono rimasto letteralmente folgorato. Prima del grande piacere che ho provato nel conoscere Maria di persona. Le parole così incisive, così cariche di rabbia e che vanno dritte al problema, da allora mi tornano spesso alla mente. In questi giorni più che mai.



Spesso infatti, dai discorsi che faccio con le persone che mi stanno accanto, mi rendo conto che tutto quello che è successo e che continua a succedere, la mancanza di solidarietà, la voglia di avere sempre di più e sempre ad appannaggio di pochi, è in realtà quello che ci ha portato a questo punto.

Proprio oggi a tavola Maria, la mia Maria, quella compagna con cui condivido felice la mia vita, parlando con i suoi zii diceva appunto questo, che se le torte disponibili fossero veramente ad appannaggio di tutti, se ci si sapesse accontentare veramente tutti e ci fosse condivisione totale delle risorse, davvero non ci sarebbero né guerre né fame, se non andasse tutto agli sceicchi, ai politici, ai miliardari e soprattutto, frase che mi ha colpito, se queste persone mangiassero in piatti normali e non d'oro! Poi ci si chiede perché io amo così tanto questa donna!

Maria Devigili lo ha detto molto bene in questa canzone, sarebbe ora di accontentarsi...accontentati della bellezza che non è mai la stessa...ecco l'acqua quando serve, ecco il sole quando serve, soffia il vento quando serve, giunge il buio quando è ora.

10 commenti:

  1. Il primo commento me lo faccio da solo, per ringraziare intanto Diego l'Alligatore per avermi fatto conoscere le canzoni di Maria Devigili, e poi per ringraziare la stessa Maria di esserci sempre! Ora aspetto con impazienza il nuovo disco...quando è ora che uscirà :-)
    Qui c'è il blog di Maria:
    http://mariadevigili.blogspot.it/

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  2. Grazie Nico, mi fa piacere che ti sia piaciuta e sapere che l'hai conosciuta in palude ... già, il saper godere delle cose base, il rinunciare al superfluo, fuori e dentro di noi, sarebbe una grande conquista. Brave le due Marie :)

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    1. Ma scherzi Diego, grazie a te!!! Mi è piaciuto molto quel "Brave le due Marie" :-) Ti ho rubato quest'espressione felice per condividere su Facebook e Twitter! Un abbraccio forte a te e Elle :)

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  3. Nico grazie di cuore. Grazie perche' sono convinta che le canzoni vivono veramente grazie a chi le cerca, le ascolta e le approfondisce. Vivono grazie a chi le comprende, proprio come te!

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    1. Questo commento, verissimo fra l'altro, come ti ho già detto mi ha commosso tantissimo! Grazie a te Maria per quello che scrivi, per come sei sempre schierata, per la grinta percepibile ascoltandoti, in macchina per esempio, grinta che ogni volta è anche molto ben visibile quando sei sul palco! Ti abbraccio forte :)

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  4. Una voce davvero bella.
    Sono rare le persone sagge e generose come la tua Maria, per questo il mondo è così mal ridotto.
    Cristiana

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    1. Cristiana grazie di cuore per il tuo commento, leggere ogni volta quello che mi scrivi mi rincuora! Un abbraccio

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  5. Tutto molto bello, stupende anche le tue considerazioni.

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  6. A me sembra che questa lunga pausa che ci siamo concessi abbia, più o meno, prodotto le stesse riflessioni.

    Ti riporto, a commento di questa tua, un breve passaggio della mia.

    "...A me sembra che la maggior parte del genere umano, per esempio, non sia né impegnato né disposto a rinunciare a consumare qualcosa di meno oggi, per un futuro migliore domani, il futuro del pianeta e degli esseri viventi che ci vivono. Compreso il genere umano..."

    E' per questo che comprendo e condivido questa tua.

    Ciao Nico, bentrovato e buon pomeriggio.

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