Resistente nel tempo

e i miei amici io li ho chiamati piedi
perché ero felice solo quando si partiva...
(analfabetizzazione - claudio lolli)




mercoledì 2 maggio 2018

I miei dischi del terzo millennio

Circa un mesetto fa sono stato uno dei "nominati" dalla mia amica Paola per un giochino abbastanza carino su Facebook, in cui tutti noi nominati avremmo dovuto postare, con un post al giorno e senza dare alcuna spiegazione del motivo di ogni scelta, i dieci album che hanno veramente avuto un impatto forte su noi stessi e che ancora oggi ascoltiamo. Inoltre, siccome il giochino sicuramente è partito da lontano, la spiegazione era completamente in inglese.

Io uso sicuramente Facebook, ma non costantemente, per cui non sarei sicuramente riuscito a pubblicare un post al giorno...però il giochino mi piaceva, e mi aveva fatto piacere che Paola mi avesse coinvolto. Mi sono quindi permesso di postare tutti i 10 album in un colpo solo, senza dare spiegazioni, aggiungendone altri due in modo da fare da buon matematico un rettangolo perfetto :-)  Mi sono reso conto poi che tutti gli album scelti, fra i quali ne mancavano anche parecchi importantissimi (Ivan Graziani, Lucio Dalla, Banco del Mutuo Soccorso, Dire Straits e tanti altri), appartenevano tutti al secolo scorso, e da qui la voglia di scrivere questo post!


Li ho riproposti nell'immagine qui sopra senza dare ovviamente nessuna spiegazione, per introdurre quelli che sono invece i miei dischi del terzo millennio (ne ho scelti 16, ma anche qui ce ne sono sicuramente molti altri), per i quali qualche piccola spiegazione vorrei anche darla e che ho raccolto nell'immagine qui sotto in ordine sparso!


Come dicevo ne mancano alcuni, non c'è per esempio Guccini con L'Ultima Thule che è un bel disco ma non come i suoi storici, non c'è Bennato che invece è tornato a schierarsi, e questo mi piace, con le denunce alle religioni de "L'uomo occidentale" che ho anche recensito qui e a cui sono molto affezionato, e all'odio barbaro nei confronti dell'immigrazione di "Pronti a salpare", come hanno fatto anche i Gang nel disco che invece c'è nei 16. La scelta è stata anche dettata dal fatto che molti di questi album sono di ragazzi che oggi sono miei amici, ragazzi che hanno dovuto combattere contro il bruttissimo mercato di questo terzo millennio, che ha posto solo per i talent show di oggi per i quali le parole delle canzoni non hanno ormai alcuna importanza. Per fortuna tanti di questi ragazzi, che invece qualcosa da dire ce l'hanno veramente, non si sono mai arresi, spesso anche autoproducendosi e facendosi un mazzo per andare in giro a fare concerti per pochi soldi in quei locali che li ospitano o nelle piazze. Quei 10 euro per comprare i loro dischi li spendo sempre molto volentieri per ascoltare musica e parole di vera e altissima qualità.

Cominciamo quindi con questo viaggio fra i miei dischi del terzo millennio, dal primo in alto a sinistra all'ultimo in basso a destra!
  • Bianchirossigiallineri - E' del mio caro amico Paolo Capodacqua, di cui ho parlato spesso in questo blog, per esempio in questo post, anche perché ha accompagnato Claudio Lolli come suo chitarrista in tutti i concerti che ha fatto a partire da oltre 20 anni fa. Paolo ha anche messo in musica poesie di Gianni Rodari ed è anche autore lui stesso di parecchie canzoni per bambini, e questo disco bellissimo ne è la testimonianza. Da ascoltare assolutamente per intero!
     
  • Chupadero - Questo disco che profuma di America del West è il frutto del lavoro di alcuni cantautori emergenti, fra cui il mio carissimo amico Andrea Parodi di Cantù, da non confondere con i Tazenda, e il bravissimo Massimiliano Larocca, toscanaccio doc. Adoro particolarmente Pancho e Lefty, dove Andrea e Massimiliano ripropongono la storia, raccontata dal grande Townes Van Zandt, del famoso bandito Pancho Villa tradito per soldi dal suo amico Lefty, che nonostante tutto gli voleva bene.
     
  • Bertoli - Conoscere Alberto Bertoli, bravissimo figlio di Pierangelo, e diventare suo amico, è stata sicuramente una delle svolte di questo terzo millennio. Questo disco, che si chiama Bertoli, segna sicuramente la sua maturazione come artista, e io sono molto legato a questo album perché nelle parole della canzone principale, E così sei con me, in cui Alberto parla di suo padre, io ci ho rivisto mia madre...e ne ho parlato in questo post.
     
  • L'osceno del villaggio - Nonostante mia moglie Maria sia napoletana e Federico Salvatore sia molto conosciuto a Napoli, e anche lei lo conosceva bene, io ho scoperto Federico Salvatore con questo disco bellissimo, grazie al mio amico Ezio.  Le denunce presenti in questo album, come per esempio in Se io fossi San Gennaro o la stessa L'osceno del villaggio sono forti e la musica è bellissima. Non manca neanche il pezzo goliardico, Tournée, tipico del Federico Salvatore più conosciuto.
     
  • Il grande freddo - E' l'album, forse purtroppo l'ultimo, di Claudio Lolli, che gli è valso il premio Tenco come miglior album del 2017. Ne ho parlato abbondantemente in questo post da cui si capisce quanto ci sia affezionato.
     
  • Novembre - Per me uno dei capolavori di questo decennio da parte del mio amico Massimiliano D'Ambrosio, cantautore romano che è stato anche frequentatore del famoso Folkstudio. Le parole bellissime, che vanno sempre al punto come è stile di Max, si accompagnano con una musica dolce che toglie il fiato. Novembre è il bellissimo pezzo che dà il titolo al disco. Nel disco parla anche della triste vicenda di Stefano Cucchi in Scese lenta l'ultima neve o ci racconta il dramma di un ragazzo costretto a fare la guerra che scrive una Lettera dalla Palestina.
     
  • Piccolo mondo antico - Il mio caro e dolce Stefano Rosso ha scritto e pubblicato questo splendido album poco prima che ci lasciasse. Le canzoni sono tutte bellissime, la mia preferita è sicuramente Twilight, ma anche pezzi come L'ultimo romano sotto forma di intervista meritano parecchio. Molto bello il film realizzato dal giovane cantautore Simone Avincola, intitolato appunto "L'ultimo romano", che ripercorre un personaggio straordinario e leale come Stefano! Poi ci tengo anche a dire del grande piacere che mi ha fatto diventare amico di sua figlia Stefania, a cui voglio molto bene...sì, proprio lei, la piccola della bellissima Lettera a un pulcino :-)
     
  • Sangue e cenere - I Gang sono stati una delle più belle scoperte di questo terzo millennio. Ho amato molto canzoni, sempre estremamente schierate a sinistra, come Sesto San Giovanni o La pianura dei sette fratelli. Sangue e cenere per me è forse il disco più bello che hanno prodotto, tramite una campagna di crowdfunding, dove la rabbia di Marino Severini esplode in tutti quei momenti in cui parla di partigiani o di immigrazione. Amo molto Marenostro in cui appunto si parla del rischio costante che i barconi al largo della Sicilia affondino.
     
  • Resistenza e amore - Il mio amico Alessio Lega ha sempre scritto roba di qualità e altamente schierata, dando voce a persone e fatti che in pochi si sono ricordati di ricordare quando invece se ne dovrebbe parlare sempre e continuamente. Mi riferisco per esempio a L'ultima galleria, che chiude dicendo "Piazza Alimonda...pardon, Piazza Carlo Giuliani!", e non credo ci sia bisogno di dire altro.
     
  • Soldati - Sono molto affezionato a questo disco del mio amico Andrea Parodi, giovane cantautore di Cantù, anche lui spesso molto schierato come piace a me. Ci sono affezionato perché questo suo secondo album l'ho visto nascere e l'ho visto crescere, ricordo che Andrea ce ne parlava spesso quando veniva a cena da noi o ci vedevamo per qualche suo concerto. Andrea mi ha anche regalato la prima master, in cui c'erano i brani con la sola musica su cui Claudio Lolli (Per non sentirsi soli) o Luigi Grechi (Formia ha Gaeta) avrebbero poi cantato prima della pubblicazione del disco. Davvero un gran bel lavoro. Ad Andrea avevo anche dedicato questo post sul blog :-)
     
  • Solo dal vivo - Ho scoperto purtroppo Gianmaria Testa troppo tardi, e l'ho amato fin dal primo momento ascoltando quella canzone stupenda che è Dentro la tasca di un qualunque mattino. Questo è l'unico album di raccolte che ho incluso fra i 16, proprio perché include molti dei brani più belli di Gianmaria, dedicati spesso agli ultimi, e che ci ha lasciato anche lui troppo presto :-( Di Gianmaria ho parlato molto in questo post.
     
  • Terra di nessuno - In questo terzo millennio in cui si parla continuamente di guerre, che in tutto il mondo non mancano purtroppo e in tanti potenti non perdono occasione per imporne la necessità, ho scoperto i Del Sangre di Luca Mirti, un giovane cantautore fiorentino che si è distinto secondo me anche lui per il modo forte in cui si schiera, per esempio ricordando il nostro Peppino Impastato in Radio Aut. Il brano contro la guerra a cui invece mi riferisco si intitola Perché non ci vai tu ...tu potente...a fare la guerra ovviamente!
     
  • Sailing to Philadelphia - Ho voluto inserire questo disco di Mark Knopfler, subito dopo la separazione dei Dire Straits, che ho amato e ascoltato molto. Unico straniero di questi 16, ma l'ho voluto inserire perché l'impatto che ha avuto su di me quando ho ascoltato casualmente la prima volta What it is è stato veramente forte. Ci ho scritto alcuni anni fa un post su questo blog.
     
  • Treni - Un mio grande amico, un grande musicista, un grande paroliere! Ecco, questo è Luca Bonaffini, che ha collaborato per tanti anni con Pierangelo Bertoli scrivendo alcune delle sue canzoni più belle, per esempio Dal vero e Chiama piano, che a me e Maria piacciono particolarmente. Poi bella la collaborazione con Claudio Lolli, di cui ho parlato in questo post. Treni è stato un disco completo, in cui Luca si suggella come musicista e paroliere, confermandosi un acuto osservatore del mondo che lo circonda.
     
  • Tempus Fugit - Ho conosciuto la mia amica Maria Devigili (con l'accento sulla seconda i come dice lei...cosa che fra l'altro io sapevo già) grazie al mio amico blogger Diego L'Alligatore, e da quel momento non l'ho più abbandonata, avendo anche il piacere di diventare suo amico. Quasi sempre schierata con le parole delle sue canzoni, come ho già scritto in questo post, si è rivelata anche una grande musicista. Dopo l'ultima esperienza di musica da strada a Nashville, credo abbia raggiunto una maturità che le ha permesso di pubblicare quello che secondo me è il suo lavoro migliore, Tempus Fugit! Una denuncia molto ben fatta al mondo dei social, che spesso mette da parte i rapporti umani dal vivo. Da rimarcare in questo senso un pezzo meraviglioso come Inconsapevoli.
     
  • 301 guerre fa - Chiudo con 301 guerre fa, l'unico album di Pierangelo Bertoli di questo terzo millennio uscito purtroppo poco prima che ci lasciasse. Anche questo un album molto ben fatto contro la guerra, che ribadisce anche le mie posizioni a riguardo, con musiche di altissimo livello e parole sempre molto forti e cariche di denuncia, come ci aveva abituato Pierangelo fin dall'inizio. Sul discorso guerra c'è una frase detta da Bertinotti tanti anni fa che non posso dimenticare, e cioè "Un'alleanza che tenga può cominciare solo dal fatto di essere tutti contro la guerra". Di errori ne ha fatti tanti anche lui, ma quest'affermazione mi è rimasta impressa.
A presto ciao, e grazie a tutti per avere avuto la pazienza di arrivare alla fine!
Nico

8 commenti:

  1. Ma che spettacolo di post! In poche righe riesci a dire tutto!è bello sapere che c'è una generazione di giovani cantauri che lavora, temevo si fossero estinti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie di cuore Saretta, vederti per prima a commentare mi ha riempito di gioia, ma soprattutto le belle parole che mi scrivi mi confermano ancora una volta che devo continuare a scrivere, come mi hai sempre detto tu. Un abbraccio amica mia :)

      Elimina
  2. Vengo a leggerti da FB, Nico. Bel post davvero. Purtroppo di questo terzo millennio conosco ben poco 😊 Però 301 guerre fa, sì! Vabbeh, metti che d'estate mi venga voglia di conoscere un po'le tue segnalazioni. Perché ovviamente mi fido!😊😊😊abbraccione!
    g

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie dei complimenti Giò, e ti consiglio di ascoltare un po' di pezzi di questi ragazzi su YouTube anche prima dell'estate :) Se ti va ti do una mano io :-) Un abbraccio grande prof :)

      Elimina
  3. tutta roba da applausi
    un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Altro che amico mio! Sentirsi a casa quando si ascolta la musica, e soprattutto le parole, come ho scritto spesso è molto importante secondo me! Buonanotte Luca :)

      Elimina
  4. Bertoli, Inti, De Andrè, Branduardi, sono tra quelli più amati anche da me. Ah dimenticavo il grande Rino Gaetano!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh Daniele te la cavi pure tu in fatto di gusti musicali :-) E gli Inti non possono mancare :) Se ti va leggi qua :) A presto, ciao
      Nico

      Elimina